Avezzano. Il sindaco Antonio Floris si fida della parola di Chiodi e annuncia la modifica del decreto che segnava la fine dei principali reparti dell’ospedale di Avezzano. La maggioranza e sindaci della Marsica al fianco di Floris nell’azione mirata a salvaguardare il livello del servizio sanitario.
Il primo cittadino, nel consiglio straordinario dedicato al “pianeta salute”, mette sul tavolo il “si” del Presidente della Regione e Commissario di Governo della sanità in Abruzzo, Gianni Chiodi, nel vertice promosso dal Senatore Filippo Piccone, dove erano presenti il sub-commissario Giovanna Baraldi, il manager della Asl Giancarlo Silveri, il Consigliere regionale Walter Di Bastiano e il Capo di gabinetto della Provincia dell’Aquila, Massimo Verrecchia, alle richieste di modifica del piano mirate a salvaguardare Neurochirurgia e i reparti di eccellenza dell’ospedale di Avezzano. La svolta sarebbe, a dire di Floris, la decisione di Chiodi di eliminare questa frase dal decreto e quindi di tornare sui suoi passi prevedendo una programmazione della Sanità basata non sulla struttura, ma sull’organizzazione. In sostanza, cestinando il decreto di aprile e stilandone uno nuovo, le unità operative complesse uniche non dovranno più stare solo all’Aquila, ma anche ad Avezzano, secondo le peculiarità del territorio, dei pazienti e delle professionalità. Il decreto numero 15 del 14 aprile secondo cui «le discipline che presentano una sola Unità operativa complessa in tutta la Asl devono essere collocate logicamente nel presidio ospedaliero del capoluogo di Provincia», quindi per forza all’Aquila. Ad Avezzano, secondo questo decreto già approvato, resterebbero solo le cure semplici. In quest’ottica, con l’astensione dei consiglieri di minoranza, l’assise civica ha promosso a pieni voti l’azione del sindaco, dandogli mandato per continuare il percorso fino al raggiungimento dell’obiettivo. Floris, quindi, dovrà, in primis “valutare la congruità delle modifiche al piano sanitario regionale proposte al commissario Gianni Chiodi con le esigenze del territorio e la loro applicazione”. Insomma verificare se l’intesa raggiunta nel vertice si trasformerà in atti concreti nel redigendo atto aziendale della Asl provinciale.
Consci della delicatezza e delle spinte che arrivano dai territori, comunque, i consiglieri hanno previsto anche una seconda opzione qualora gli impegni non si traducano in realtà. “In subordine”, recita l’atto approvato, “l’assemblea dà mandato al sindaco di convocare i colleghi della Marsica per promuovere congiuntamente ricorso al Tar contro il decreto n. 15 del 14/04/2011 adottato dal commissario regionale alla sanità”. Nel corso dell’assemblea, comunque, dove è stato posto l’accento sulle criticità dell’ospedale di Avezzano, oltre agli impegni di Chiodi per andare incontro a tutte le richieste avanzate, il sindaco Floris ha ricordato “la prossima apertura di Emodinamica, la conquista di un nuovo reparto di geriatria, l’imminente fine dei lavori per le tre sale operatorie e l’assicurazione del governatore sul nuovo ospedale. Il nostro impegno in difesa della sanità, tenendo conto della necessità di risanare i conti della Regione”, ha spiegato il sindaco, “è massimo”. Minoranza su tutte le furie e accusa la maggioranza di non aver provveduto subito a predisporre il ricorso per ordini di partito. Per Giuseppe Di Pangrazio «poteva essere approvata la risoluzione che dava la possibilità al Comune di presentare il ricorso. E’ stata invece promossa una soluzione che appare molto blanda e che auspichiamo possa essere superata presto». Secondo Roberto Verdecchia e Vincenzo Paciotti «nonostante il clima iniziale di unanimità, al momento dei fatti, la maggioranza e il sindaco si sono ritirati in una conclusione molto nebulosa non votando il ricorso subito. La maggioranza è stata obbligata a dichiararsi contraria».