Avezzano. “Il Consorzio acquedottistico Marsicano è sull’orlo del fallimento”. Questa la posizione del circolo territoriale Marsica – Alto Sangro di Rifondazione Comunista. “I 30 Comuni Marsicani gestiti dal Cam (gestione del ciclo idrico e del sistema di depurazione e fognario) rischiano di subire gravissime ripercussioni sulla funzionalità del servizio idrico comunale con enormi disagi per i cittadini e per il sistema produttivo locale”, hanno proseguito, “tutto questo a causa di una gestione dissennata del Cam invaso e controllato dalla politica con il suo carico di clientele e di inefficienza”.
“La gestione di questo consorzio negli anni passati è stata sempre aspramente criticata per poca trasparenza nei bilanci e per inefficienza nelle gestioni tecniche delle reti e delle utenze”, hanno continuato, “consulenze esterne astronomiche e costo esorbitante dell’apparato burocratico e politico hanno determinato questa situazione di criticità che sta affossando l’ente. In tutto questo dissesto tecnico e finanziario la politica o meglio la mala politica ha svolto un ruolo determinante e negativo, invadendo e occupando il Cam con assunzioni gonfiate e clientelari (elettorali) e con la nomina di manager super pagati! Questa stessa politica che ha contribuito a creare il disastro Cam ora cerca di intimidire il sindaco di Luco dei Marsi che non fa altro che tutelare il suo Comune e difendere i suoi concittadini. A lei e alla sua azione coraggiosa va tutta la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. E’ giunto il momento di fare chiarezza sulla gestione del Cam, di individuare i responsabili che hanno prodotto questo disastro e di impedire che, ancora una volta, siano i cittadini a pagare le scelte sbagliate e gli errori della politica!”.