Pescina. Ad una settimana dall’uscita del suo primo videoclip musicale In Carta Vergine, Tamara Macera in arte Calliope, è una nuova rivelazione territoriale marsicana musicale . Un nome ambizioso, per paragonarsi alla musa della musica nell’antica Grecia. Già conosciuta in ambito letterario per i romanzi ‘ Il naturale processo di eliminazione’ e ‘ Sofia in punta di piedi’ pubblicati con Valletta Edizioni, ora presenta al pubblico l’altra metà della medaglia, quella di cantante. Il suo percorso da musicista comincia fin da piccola accompagnato a quello della scrittura. Il suo stile vicino al post punk, dal sound scuro, abbraccia testi ermetici e ricchi di significato. Il regista del video Ciro Formisano ha tradotto l’ essenza del brano partendo da un tema di alienazione dell’individuo.
“In Carta Vergine” parla dell’impossibilità di creare e di essere. La carta bianca è il simbolo del vuoto, della mancanza di parole e di senso. In una realtà che ci vuole sempre pronti all’azione e alla vittoria, il fallimento diventa la strada per annullare un concetto, un’identità, per porre una fine alla mediocrità dei giorni, solo così si puo’ diventare Re silenziosi e consapevoli della propria caducità umana. I riferimenti a situazioni concrete tra persone sono solo il pretesto per presentare un significato che va ben oltre le parole stesse, un significato che non ha pretesa di esistere. Tutto in “ In Carta Vergine” non ha pretesa di esistere. Essenziale è l’intenzione, la direzione di un’idea che sporchi “ il sangue alla ragione” ,che ci innesti il seme del dubbio e che ci permetta di aprire gli occhi. Sempre dubitare, sempre “ammalarsi “ per un qualcosa che non abbia a che fare con il quotidiano ma che si distacchi da esso..” è un dolore a profusione serve solo se, porta il sangue alla ragione”. Alla fine è necessario smontare anche questo altare, rendersi conto che “il fare” ci conduce ad un’esistenza , che la mente e le sue congetture sono soggette a compromesso. L’eliminazione di esse causa inevitabilmente frustrazione e ci consegna al nulla. Un gatto che si morde la coda e rimane solo il bianco. Il vuoto. Mancanza d’aria. Carta Vergine