Avezzano. Si alza da Avezzano il grido d’allarme per il futuro dei tribunali minori d’Abruzzo. “La riforma della Geografia Giudiziaria, mirata alla riduzione dei costi, ha portato all’eliminazione di 32 cosiddetti tribunali minori accorpandoli a quelli del Capoluogo”, ha commentato Giovanni Ceglie, segretario di circolo del Pd di Avezzano, “i 4 Tribunali abruzzesi di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, si trovano oggi di fronte a questa evenienza, avendo goduto di proroghe prima della chiusura, prevista per Settembre prossimo.
E’ stato già ribadito che chiudere un Tribunale non è come chiudere un Ufficio Postale, che ha come alternativa la pec o la mail. Intorno a un Tribunale orbitano diverse economie: forensi ma anche di carattere commerciale, Assicurativo, ed in generale di diversi ordini professionali. L’economia di quelle aree ne uscirebbe devastata. L’Abruzzo è purtroppo confinante con regioni a criminalità espansiva come Camorra, Sacra Corona Unita e del tipo Mafia Capitale, anche se oggi declassata a pura associazione a delinquere ed esistono già esempi di recrudescenza criminale dove il Tribunale Minore non ha usufruito di proroghe, come a S. Severo.
Eppure L’Abruzzo è stata la prima e unica regione, nella scorsa legislatura, ad aver istituito una Commissione Regionale sui Tribunali ordinari Minori che ha prodotto un Piano per scongiurare la loro chiusura.La Commissione, istituita con legge regionale del 2017 e riunitasi ben 15 volte senza rimborsi spese o oneri per la Regione, aveva elaborato un piano che salvava tutti e 4 i Tribunali anche contando su un contributo proveniente dalla Regione stessa. Il Piano approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale della scorsa legislatura, aveva prodotto uno studio oggettivo sugli effetti economici e sociali derivanti dalla chiusura proponendo un possibile percorso alternativo.
Lo stesso Piano era stato presentato nella Conferenza dei Presidenti di Regione, nella Conferenza Stato-Regioni ed all’allora Ministro di Giustizia poi riconfermato nell’attuale Governo. Il summit ha stabilito di visitare i Tribunali Minori prima di esprimere un Giudizio sulla riforma della Geografia Giudiziaria iniziata dal governo di Centro-Destra e ultimata dal Governo Monti. Ma riteniamo che non serve inventarci di nuovo l’acqua calda per scongiurare questa iattura, basta applicare quel Piano già approvato altrimenti è facile prevedere che con i carichi di lavoro che si sommeranno a quelli del Capoluogo il motore della giustizia rimarrà ingolfato o peggio ancora fermo. Urge quindi un intervento della Regione a questo fine”.