Avezzano. Venerdì 24 settembre, al Castello Orsini di Avezzano, si terrà la presentazione del libro “Storia e araldica della Città di Avezzano”, del prof. Francesco Belmaggio, ricercatore di storia, con particolari interessi per l’araldica, la genealogia e la costumistica e autore di numerose pubblicazioni sulla storia e sull’araldica pubblica e privata delle comunità della Provincia dell’Aquila.
L’importante evento è organizzato dalla Pro Loco e dall’Amministrazione comunale di Avezzano e sarà presentato dalla giornalista Gioia Chiostri.
I lavori saranno introdotti dai saluti del Presidente della Pro loco Edoardo Tudico, del Sindaco di Avezzano, del consigliere regionale e presidente della commissione sanità, Mario Quaglieri e dell’assessore provinciale Gianluca Alfonsi.
Si proseguirà con gli interventi di Pierluigi Di Stefano, di Veneranda Rubeo, di don Francesco Tudini e dell’autore Francesco Belmaggio.
Concluderà la serata Maurizio Carlo Alberto Gorra, membro dell’Accademia Internazionale di Araldica.
L’opera rappresenta un compendio di araldica pubblica e privata, in massima parte dedotta da fonti specialistiche e da documenti inediti acquisiti dall’Archivio di Stato Aquilano e dall’Archivio Diocesano dei Marsi, oltre che da vari archivi d’Italia.
La pubblicazione è introdotta da una prefazione del dott. Gianni Letta, da una presentazione del sindaco Giovanni Di Pangrazio e da una nota del Vescovo mons.Pietro Santoro.
Il testo contempla una parte introduttiva di natura didattica, allo scopo di iniziare il lettore alla conoscenza della materia, e prosegue con la trattazione dell’origine di Avezzano e dei suoi feudatari nonché dei rispettivi blasoni, così come previsti dalle prammatiche regali e dagli statuti cittadini.
Alcuni capitoli trattano della simbologia araldica connessa agli emblemi del Comune e presentano un’accurata ricognizione dei sigilli e dell’iter per il riconoscimento dello stemma e del gonfalone cittadino.
L’opera è arricchita da stemmi vescovili, dalla nascita della Diocesi dei Marsi fino ai giorni nostri, oltre che da blasoni gentilizi di uomini illustri, civili ed ecclesiastici.