Avezzano. Un mammografo digitale per esami di alta investigazione medica, un ecografo in versione tri-quadridimensionale e Radiologia compie il definitivo salto di qualità. Il merito è di una duplice donazione, fatta all’ospedale di Avezzano, da parte della Fondazione Cassa di risparmio provincia dell’Aquila. Quest’ultima, infatti, ha acquistato i due sofisticati macchinari (complessivamente 230.000 euro) che questa mattina sono stati inaugurati alla presenza di Marco Fanfani e Domenico Taglieri, rispettivamente presidente e vice della Fondazione Carispaq, Giancarlo Silveri, Manager Asl 1 Abruzzo, Teresa Colizza, direttore sanitario aziendale e del direttore di Radiologia, Giovanni Passalacqua. Presenti il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio e il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo.
Il manager Silveri ha espresso profonda gratitudine per l’atto di generosità della Fondazione Carispaq, che eleverà ulteriormente il livello di prestazione di Radiologia.
Il mammografo digitale è un macchinario all’avanguardia, entrato in funzione in ospedale nel luglio scorso che, acquistato dalla Fondazione Carispaq per circa 180.000 euro, permette di studiare nel dettaglio il seno ai fini della diagnosi e della prevenzione. In virtù di una raffinatissima proprietà tecnica, detta tomosintesi, il mammografo è in grado di ‘scandagliare’ l’intera mammella per strati sottilissimi (anche ben oltre 100) e di dissipare i dubbi su sospetti tumori che altri esami ordinari non chiariscono. La tomosintesi è quindi un vero e proprio valore aggiunto della prestazione, basata su un’alta risoluzione (qualità d’immagine) e un meccanismo tecnologico che è in grado di ‘vedere’ la mammella nel profondo, fino alla più piccola fibra.
“Altro vantaggio del macchinario”, dichiara il dottor Passalacqua, “è una netta riduzione delle dosi di radiazioni (meno 30%) utilizzate per l’esecuzione dell’esame e quindi una minore tossicità per la donna. Con questa moderna apparecchiatura, in una prospettiva di breve periodo, saremo in grado di aumentare il numero di esami poiché questo mammografo ha una maggiore velocità di esecuzione rispetto ai macchinari che avevamo”. Radiologia effettua ogni anno circa 2.000 mammografie.
Anche il nuovo ecografo (costo circa 50mila euro) è una vera e propria ‘gemma’ della tecnologia, il top della Gamma in questo momento: garantisce una riproduzione tri e quadridimensionale dell’immagine e permette di formulare diagnosi molto precise e accurate. L’ecografo viene utilizzato in stretto rapporto con il mammografo poiché i due macchinari, ai fini dell’esame complessivo del seno, sono complementari. Al di fuori delle malattie della mammella, questo ecografo di ultima generazione – entrato in funzione ai primi dell’agosto scorso -viene impiegato in un’ampia gamma di esami, comprese le biopsie (prelievi di tessuti per diagnosi). Il dispositivo è dotato di 4 sonde e può eseguire ecografie normali o con mezzo di contrasto. Il servizio ecografia dell’ospedale compie ogni anno circa 10.000 esami.