Avezzano. Due giorni su una barella in pronto soccorso dopo l’ischemia: 77enne muore dopo due settimane. La procura di Avezzano ha avviato un’indagine per omicidio colposo in ambito sanitario, dopo aver accolto la denuncia presentata dal figlio della donna, il giornalista Francesco Capozza. La vicenda riguarda Antonella Mettini, 77 anni, residente a Carsoli, che è deceduta all’ospedale di Avezzano quindici giorni dopo aver subito un’ischemia cerebrale. La donna è rimasta per 48 ore su una barella nel pronto soccorso in attesa di un posto letto.
La storia inizia a fine maggio, quando la signora Mettini si lamenta di un forte gonfiore alle gambe che le impedisce di camminare. Viene ricoverata all’ospedale di Tagliacozzo, dove inizia un percorso di recupero. Tuttavia, il 25 giugno, la sua condizione peggiora improvvisamente: perde l’uso del braccio e della gamba sinistra. Viene trasferita immediatamente ad Avezzano, dove una TAC conferma l’ischemia, senza danni cognitivi. Nonostante ciò, la donna viene lasciata per due giorni su una barella nel pronto soccorso in attesa di un ricovero in reparto.
Il 28 giugno, Antonella Mettini viene trasferita in reparto di geriatria. Secondo quanto raccontato dal figlio, i medici avevano inizialmente promesso un ritorno a Tagliacozzo, ma poi questa possibilità viene negata all’ultimo momento. Di fronte alla responsabilità delle dimissioni, il figlio acconsente, anche se con qualche riserva, che la madre resti ad Avezzano. Nei giorni successivi, la donna inizia a rifiutare il cibo, cosa che preoccupa il figlio, che chiede se sia il caso di trasferirla in una struttura più adeguata. La risposta dei sanitari, secondo la denuncia, sarebbe stata che si voleva capire se il rifiuto del cibo fosse dovuto a una preferenza o a cause più profonde, una frase che il figlio ha definito “scioccante”.
Il 7 luglio, viene eseguita una risonanza magnetica che evidenzia la necessità di un intervento chirurgico per liberare le arterie carotidee, parzialmente ostruite dall’ischemia. Tuttavia, l’intervento non viene effettuato immediatamente. Nel frattempo, la donna continua a rifiutare il cibo, arrivando a rigettare anche un gelato. Il 8 luglio, le viene diagnosticata un’infezione, e il giorno successivo, Antonella Mettini muore improvvisamente a causa di un arresto cardiaco.
In seguito alla denuncia e alla documentazione medica, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento contro ignoti. Le autorità dovranno verificare se ci siano state negligenze, ritardi o sottovalutazioni nella gestione clinica della paziente, in particolare nelle fasi iniziali dopo l’ischemia e durante il ricovero in geriatria.