Da giovedì il pignoramento dei veicoli sarà effettuato in maniera “automatica”, vediamo cosa significa.
Il nuovo art. 512-bis c.p.c. introduce un cambiamento sostanziale nella procedura esistente, rendendo più snella la ricerca ed il pignoramento dei mezzi intestati ai debitori del fisco. La procedura prevede la notifica dell’atto al debitore e successivamente, in automatico, avverrà la trascrizione dello stesso al PRA (pubblico registro automobilistico). Contestualmente il debitore verrà avvisato dell’obbligo di consegnare il mezzo all’Istituto vendite giudiziarie territoriale entro massimo 10 giorni.
Due le novità più rilevanti della riforma: la prima è che l’ufficiale giudiziario potrà ricercare, in sinergia con l’ACI-PRA, i mezzi intestati al debitore in via telematica. Addio quindi alla ricerca fisica dei mezzi che spesso venivano nascosti nelle rimesse per non essere individuati. La seconda invece riguarda il ruolo della Polizia. Adesso, dopo aver verificato attraverso il PRA la presenza di un fermo fiscale o di un pignoramento scaduto da più di dieci giorni, gli agenti potranno agire in maniera forzata ritirando i documenti di circolazione, e provvedendo a consegnare direttamente il bene pignorato all’istituto di vendite giudiziarie. Prima di questa riforma, infatti, il veicolo sottoposto al pignoramento circolava liberamente.
Non sono ancora state definite le norme che stabiliscono quali siano le sanzioni per chi non consegnerà il proprio mezzo nei tempi previsti, ma tutti gli altri dettagli della riforma sono riportati nella circolare Aci (Automobile Club d’Italia) n° 005/0006833/14 del 18 novembre.
Francesco Proia
(Fonte immagine: Google Immagini)