Avezzano. Una richiesta di rinvio a giudizio per 34 persone tra stranieri e marsicani coinvolti nell’operazione Karkouba. Il provvedimento arriva della Procura dell’Aquila e l’accusa è di spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento della prostituzione, fatti avvenuti tra il 2011 e il 2013 . Il Gip del Tribunale dell’Aquila, Marco Billi, ha fissato l’udienza preliminare per il primo luglio prossimo. Operazione aveva portato all’arresto di 27 componenti del clan tra marocchini e italiani. L’epicentro del giro di droga era a Luco dei Marsi. L’inchiesta è stata coordinata dalla direzione distrettuale antimafia della Procura dell’Aquila. Le indagini avevano fatto venire alla luce l’esistenza sul territorio marsicano un folto gruppo di cittadini marocchini dediti, in forma associata e stabile, allo spaccio di cocaina e hashish, tutto con la collaborazione di italiani. La struttura organizzativa era composta da persone che si dividevano compiti e ruoli. C’erano due capi e una numerosa manovalanza di connazionali pusher, e di italiani che fornivano una collaborazione costante in qualità di intermediari. L’utenza era composta da numerosi consumatori, soprattutto giovani, attratti sia dalla diversificazione dell’offerta che dalla qualità del prodotto, sempre disponibile. Gli arrestati sono difesi dagli avvocati Roberto Verdecchia, Pasquale Motta, Leonardo Casciere, Antonio Milo, Mario Flammini, Franco Colucci e Luca Motta.