Avezzano. “Sabato santo, giorno di transito, tra la morte e la Resurrezione, tra il lutto e la festa, tra la delusione e la nuova speranza, tra la calata del sipario e l’apertura di nuovi orizzonti. In questo Pesach (Passaggio/Pasqua) anch’io, come le donne del vangelo, mi chiedo, di fronte allo scialo di morte che mi circonda: Chi farà rotolare la pietra? Chi ribalterà il macigno? Il macigno non è solo la Pandemia con la conseguente crisi economica e sociale, ma la cultura che l’ha generata: questa bulimia divoristica che tutto ha trasformato in merce: cose e uomini, lavoro e sentimenti, necessità vitali e sogni. Tutto è stato sventrato, come la foresta amazzonica. A tutto (cose e natura) e tutti (uomini e donne) è stata tolta la loro anima perché diventasse materia inerte e docile nelle mani della tecnocrazia imperante e infestante! Chi ribalterà la pietra? Cosciente che le polarità cui accennavo all’inizio, riassumibili nel duello Morte e Vita non sono in connessione cronologia tra loro ma sono le une interne alle altre, come il dolore e la gioia in una partoriente, auguro a tutti di trovare la forza e la volontà perché la Vita che è dentro di noi sposti il macigno che ci mura la morte dentro”.
Questo l’augurio pasquale di Don Aldo Antonelli ai fedeli e a tutta la popolazione mariscana.