Tagliacozzo. E’ bagarre in città a causa delle indagini che stanno interessando il comune di Tagliacozzo e che hanno portato già a tre diverse ispezioni dei carabinieri in comune con acquisizioni di atti che riguardano tutti i settori e numerosi uffici, dall’urbanistica-lavori pubblici, fino a eventi e manifestazioni, coinvolgendo imprenditori e professionisti i cui nomi sono sotto stretto riserbo da parte della procura di Avezzano. Sulla vicenda il sindaco, Maurizio Di Marco Testa, ha convocato una conferenza stampa per questa mattina alle 11 in cui sarebbe intenzionato a togliersi dei sassolini, o dei massi, dalle scarpe. Le indagini cadono a pochi mesi dalle elezioni alle quali il primo cittadino sarebbe intenzionato a ricandidarsi. Due consiglieri comunali, dai banchi dell’opposizione, mettono le mani avanti e contestano la linea intrapresa dalla difesa del sindaco, rappresentata dall’avvocato Roberto Verdecchia, in cui viene sostenuto che si stiano facendo “campagne politiche con attacchi personali piuttosto che con programmi ideologici ben chiari”. “Ci domandiamo quindi, a chi si riferisce l’avvocato/politico Verdecchia”, replicano i consiglieri comunali Roberto Giovagnorio e Alfonso Gargano, “chi è che fa attacchi personali? L’avvocato Verdecchia è a conoscenza di qualche cosa? Sarebbe il caso che lo stesso si spiegasse meglio, senza fare politichese”. Viene citato anche il caso delle strisce blu di Avezzano in cui i consiglieri invitano Verdecchia, che è anche assessore ad Avezzano, a denunciare eventuali irregolarità nel suo comune riguardo alle soste a pagamento in centro. “Forse l’avvocato politico, è ancora frastornato dall’imposizione contraria del suo sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, in merito alla richiesta dei commercianti di eliminare il pagamento sulle strisce blu nel periodo natalizio e che il primo cittadino ha immediatamente accolto, contrariamente invece a quanto da lui sostenuto perché altrimenti si sarebbe creato un danno erariale. C’è l’obbligo per il pubblico ufficiale-assessore”, accusano i consiglieri, “di denunciare alle autorità un reato simile, ma siamo certi che l’avvocato politico penalista lo abbia già fatto o quantomeno lo farà e chiarirà la sua posizione, se ciò dovesse accadere. Le opposizioni consiliari di Tagliacozzo”, concludono i due consiglieri, “in quanto politici chiamati indirettamente in causa dall’avvocato, non hanno mai fatto attacchi personali, ma solo appunto politici e con proposte sempre concrete e trasparenti, ma rigettate ogni volta dalla maggioranza. Le verità le abbiamo sempre dette direttamente o con volantini firmati, senza mai nasconderci. Con la presente mostriamo ancora piena fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, senza dettare noi a loro modi e tempi, come qualcuno pensa”.