Celano. Circa 260 associati, collaborazioni e intese con enti pubblici e professionisti, con lo scopo di diffondere la cultura del tartufo. È l’Associazione tartufai della Marsica, protagonista a Celano, sulla passeggiata di Dietro Castello, nel Parco della Rimembranza, della seconda edizione della Mostra Mercato del Tartufo Marsicano-Abruzzese.
Principe della manifestazione è il Tartufo estivo, protagonista di piatti locali gustosi, tipici della tradizione culinaria marsicana e abruzzese. “La Marsica è un territorio vocato alla produzione di tartufo”, commenta il presidente dell’associazione, Vittorio Letta, “questa mostra mercato è un’ulteriore occasione di comunicazione e divulgazione delle sane pratiche che la nostra associazione mette in atto con la sua attività. Preziosa la collaborazione ogni volta dell’istituto Serpieri, che avvicina anche i giovani al mondo dei tartufi. Promuovendo una raccolta più rispettosa dell’ambiente e della biodiversità. Come anche la collaborazione degli enti e dei professionisti”.
Tra gli altri, nel convegno organizzato per la serata, anche l’agronomo Marco Fattoretti e il direttore del Parco naturale regionale Sirente Velino, Igino Chiuchiarelli, che relazionerà sul nuovo protocollo d’intesa che riguarderà la sperimentazione di dissuasori ungulati olfattivi, che andranno installati, per protezione, vicino le tartufaie.
Non solo tartufo però. Infatti tra i numerosi stand che è possibile visitare al Parco della Rimembranza, anche produttori di miele, lavanda, zafferano, formaggi, pane.
Una fiera che dà valore e spazio all’artigianato locale, alle produzione genuine e anche ai tanti giovani che hanno l’intenzione di portare avanti preziosi mestieri che senza di loro rischierebbero di scomparire. “Siamo entusiasti di essere qui”, il commento di Miriam, che coltiva lavanda a Magliano de’ Marsi e di Rita, che a Ortona dei Marsi, invece, produce zafferano, “è un’occasione per mostrare ai marsicani e non solo, il lavoro in cui crediamo e abbiamo scommesso. Che viene da lontano, dalle origini e dalle passioni vissute nella nostra terra”.