Dopo la presentazione al Teatro dei Marsi del disco-stola, il nuovo gioiello realizzato dal maestro Giuliano Montaldi, che si ispira alla storia della Marsica e dell’Abruzzo, sono tantissimi gli apprezzamenti arrivati per la realizzazione che continua ad accompagnare la stagione musicale del Teatro di Avezzano.
Per tutte le serate del cartellone, infatti, le bellissime ragazze dello staff di Harmonia Novissima, l’associazione musicale che organizza il cartellone della Musica, continueranno a indossare il gioiello.
“Si tratta di un gioiello tipicamente femminile”, spiega il professore Giuseppe Grossi, consulente del maestro Montaldi per la realizzazione, “è l’unico elemento decorativo che ci è arrivato dall’Età del Bronzo. Si può datare tra la fine del IX Secolo e gli inizi dell’VIII, un periodo in cui ancora non esistevano i popoli italici. L’elemento centrale che è stato riprodotto veniva indossato dalle donne nel periodo in cui si sposavano. Un gioiello matrimoniale. Veniva indossato sulla pancia, aveva uno scopo creativo, fecondante”.
Nelle immagini, questa volta la modella arriva da Castel di Sangro. Pina D’Onofrio, originaria dell’affascinante terra dell’Alto Sangro, appassionata di storia, tradizioni e culti legati all’Abruzzo, è tornata a indossare un gioiello che potrebbe essere stavolta un dono “importante”, proprio in vista della festa di San Valentino. La festa dell’amore.
“Il mondo ‘magico’ che traspare dalle decorazioni dei raffinati dischi-stola femminili ci indirizza verso una società agricola in cui l’elemento di riferimento sono il sole, la luna, le stelle, i pianeti, le stagioni e gli animali”, continua il professor Grossi, “un repertorio ‘fecondante’, che qui, è rappresentato con la rotella centrale, raffigurante il sole con stella a cinque punte e dieci raggi ruotanti, in senso antiorario. Il numero magico di dieci è chiaramente legato alla durata dell’anno arcaico italico in dieci mesi nel corso dell’VIII secolo a.C. Anche il sottomultiplo di cinque, della stella a cinque punte, è magico perché collegato, come stella, alla femminilità come eternità, supremazia e speranza: un attributo di tutte le “Regine del Cielo”, come nel caso di Venere, stella del mattino e della sera oltre ad un ulteriore richiamo al cielo solare”.
LA PRESENTAZIONE DEL GIOIELLO AL TEATRO DEI MARSI
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