Massa d’Albe. “Avviso ai naviganti: il Comune di Massa d’Albe rischia la paralisi operativa per una nostra richiesta di accesso agli atti”. E’ sferzante il commento dei consiglieri di minoranza, Antonio Mastrangelo, Giovanni Ceglie e Giovanni Mancini, in risposta al sindaco Nicola Blasetti su una richiesta di accesso agli atti.
“Secondo il primo cittadino”, dichiarano i tre, “la nostra istanza rischia di ‘arrecare un danno organizzativo ed economico alla struttura e di causare rallentamenti allo svolgimento di numerosi adempimenti d’ufficio
connessi all’attività ordinaria”.
“Questo catastrofico pericolo di collasso dell’attività dell’Ente”, proseguono con sarcasmo i tre consiglieri, “sarebbe dovuto al fatto che la nostra richiesta di visionare gli atti è, testualmente, ‘indiscriminata riguardando tutti i dati di un determinato settore dell’amministrazione”. “In cosa si manifesta l’attuale, gigantesco sforzo lavorativo della ‘struttura’, come la definisce il sindaco, che rischierebbe di collassare sotto il peso di banale richiesta?”
“Il rifiuto di mettere a disposizione gli atti nasconde”, aggiungono i tre, “in realtà la volontà di proseguire nell’immobilismo, in linea con l’amministrazione precedente di cui il sindaco faceva parte, che sembra
uscita dalle pagine del romanzo Il Gattopardo in cui si dice che ‘tutto deve cambiare affinché nulla cambi nella compiaciuta attesa del nulla.’
“Nel ribadire al sindaco che andremo fino in fondo nella nostra indagine amministrativa sulle diverse vicende oscure, gli ricordiamo che per l’art. 43 del Testo unico enti locali i consiglieri hanno ‘diritto di ottenere tutte
le informazioni in possesso degli uffici per l’espletamento del mandato”.
“L’amministrazione rischia di andare in tilt non per la fotocopia di un atto da mostrare bensì per il giudizio dei cittadini e, soprattutto, per i contrasti e i conflitti d’interesse nella maggioranza, solo momentaneamente sopiti dalla distribuzione di incarichi a pioggia ad alcuni componenti”.