Celano. Chi è tornato a compiere un reato così “odioso” avrà scambiato il piazzale delle Gole di Celano per una discarica a cielo aperto. Chissà. Si presentava così, questa mattina, il piazzale di uno dei canyon più incantevoli e suggestivi d’Italia, a chi nonostante il vento ha fatto una corsa fino all’ingresso delle Gole, dal primo novembre chiuse al pubblico per motivi di sicurezza.
Nell’area dove in genere i visitatori parcheggiano per poi entrare sul sentiero, qualcuno ha abbandonato quadri di ogni genere, dipinti e foto, oltre che sacchi di immondizia indifferenziata. L’ennesimo scempio nei confronti di una natura selvaggia e incontaminata di cui non in molti possono godere, soprattutto se si vive in città.
Il degrado lasciato alle Gole di Aielli- Celano, da chi non rispetta l’ambiente, non è raro nella località che si trova a confine tra i territori di Aielli e Celano, fino a salire a Ovindoli. Una località fiore all’occhiello per il turismo del Parco regionale naturale Sirente Velino che però di fatto manca di qualsiasi tipo di controllo.
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Se da un lato si continua a richiamare alla sicurezza dei sentieri, in quanto soprattutto con il maltempo possono offrire insidie spesso sottovalutate, dall’altro a mancare è la presenza delle istituzioni affinché ci sia il rispetto delle regole. E di disposizioni emanate ma ancora pochissimo conosciute.
Quest’estate le Gole sono state prese d’assalto dai turisti, che spesso si avventurano sui massi caratteristici del bellissimo canyon, con ai piedi ciabatte, qualche volta anche tacchi e in generale con abbigliamento inadeguato. Grazie anche a dei nuovi lavori conclusi da poco, che hanno reso più sicura e agibile la discesa dal versante di Ovindoli, i turisti quest’anno si sono moltiplicati in maniera esponenziale. Sono arrivati pullman e camper che spesso hanno sostato nel parcheggio per giorni.
Lasciando proprio nel piazzale questa mattina diventato una discarica abusiva, oltre che carte e cartacce, anche escrementi di ogni tipo.
Nei weekend si sono visti centinaia di passaggi, contro a un regolamento emanato già da qualche anno dal Parco Sirente Velino, in cui si impone la registrazione su un sito internet, in cui va annunciata la presenza nella traversata, sia in direzione di Ovindoli, sia in direzione Celano.
La moltitudine di turisti che ha attraversato le Gole non è mai stata controllata e si sono viste famiglie consumare cibo sotto alle parenti, lì proprio dove i cartelli del Parco invitano a fare silenzio e indossare il caschetto di protezione, con bimbi urlanti e chiassosi. Che però mangiavano la banana sotto a una parete da cui in ogni momento poteva cadere una pietra.
Oggi è stata la volta dei rifiuti. E di una imbarazzante “galleria d’arte” abusiva abbandonata. Sarebbe curioso sapere chi abbia scelto buttare i suoi quadri ormai di troppo in quello che quando cala il silenzio sembra un santuario della natura.
Dove, nonostante tutto, c’è ancora chi sogna che un giorno arriverà rispetto e cura oltre che foto e selfie imprudenti.