Gioia dei Marsi. “Le tragedie, le violenze e le negazioni di libertà, tutte, non variano a seconda di chi le commette né hanno giustificazioni. Tutti gli orrori vanno condannati senza reticenza alcuna e le vittime parimenti onorate”. Questo il messaggio che il sindaco di Gioia dei Marsi (L’Aquila), Gianluca Alfonsi, ha voluto trasmettere nel corso della cerimonia per il Giorno del Ricordo che si è svolta ieri nel Centro culturale del borgo marsicano.
Una giornata, dedicata alla memoria delle vittime delle Foibe e degli esuli istriani, dalmati e fiumani, fortemente voluta dall’amministrazione comunale e dal primo cittadino che ha voluto offrire alla comunità e ai più giovani “un momento di profonda riflessione sulle tragiche sofferenze vissute da migliaia di italiani durante quei terribili eventi storici”.
Alfonsi, nel corso dell’evento, ha ribadito infatti l’importanza di ricordare e trasmettere alle nuove generazioni il valore della memoria storica: “Non dobbiamo dimenticare le sofferenze e le tragedie che hanno segnato la vita di tante persone e, oggi più che mai, è fondamentale mantenere viva la memoria di quella pagina buia, che è stata a lungo rimossa dalla nostra storia”, ha spiegato il sindaco, che ha voluto sottolineare “la centralità dell’educazione delle giovani generazioni ai valori della pace e della convivenza civile, affinché tragedie simili non abbiano mai più a verificarsi”.
L’incontro ha visto la partecipazione attiva degli studenti delle scuole medie e elementari dell’Istituto comprensivo di Gioia dei Marsi, che hanno posto domande e letto una poesia in memoria delle vittime: “I nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno ascoltato con grande attenzione tutti gli interventi, dimostrando di aver recepito il messaggio con il loro contributo attivo al dibattito, in termini di domande e di considerazioni espresse . ha aggiunto il primo cittadino – Sono fiero e orgoglioso di voi, siete davvero un bell’esempio di speranza per la nostra comunità”.
Moderato dalla giornalista Alessia Centi Pizzutilli e accompagnato dalle musiche del maestro Corrado Morisi, l’incontro ha visto la partecipazione di molti ospiti tra cui il responsabile regionale del “Comitato 10 Febbraio”, Fabio Pace e il Generale di divisione Vero Fazio, che hanno approfondito con un’analisi storica e politica gli eventi che hanno interessato le terre istriane, dalmate e fiumane, stimolando il dibattito.
“È stato bellissimo vedere una sala piena di giovani partecipare in modo così attento alla commemorazione delle vittime delle Foibe e degli esuli – ha spiegato Pace – È importante riprendere quella pagina di storia strappata via con violenza per decenni e riportarla in vita attraverso la cruda verità: i colpevoli non sono sconosciuti, hanno un nome e un cognome, e l’unica colpa di chi ha subito quelle atrocità è stata quella di essere italiani. Riscrivere questa pagina, ancora a troppi sconosciuta, sarebbe solo l’ennesima violenza perpetrata ai nostri connazionali, per questo è fondamentale ricordare e raccontare il dolore e la sofferenza di quel periodo buio”.
Il sindaco Alfonsi ha infine voluto ringraziare i partecipanti, “le locali associazioni massivamente presenti, il comandante della Stazione dei Carabinieri, luogotenente Loreto Ferrari, i rappresentanti delle istituzioni scolastiche, il dirigente scolastico Corrado Dell’Olio, padre Riziero, il presidente del Consiglio comunale, Emilio Roselli, e il consigliere comunale Alfonso Raffaele per aver rappresentato l’assise civica”.
“Un grazie particolare voglio rivolgerlo a tutti i relatori intervenuti, che hanno trasmesso alla platea con grande perizia importanti elementi di valutazione sotto vari profili sul delicato argomento – ha concluso il primo cittadino – Giornate così ti riempiono il cuore di gioia, siamo molto soddisfatti e onorati per aver dato un contributo alla memoria dei nostri fratelli italiani, facendo in modo che quel testimone non cada di mano e che il loro sacrificio e la loro sofferenza rimanga a imperitura memoria elemento di riflessione”.