Tagliacozzo. I consiglieri comunali Alfonso Gargano e Roberto Giovagnorio, il primo eletto con la maggioranza, il secondo in opposizione, scrivono di nuovo al Prefetto sostenendo di non aver ricevuto risposte alle interrogazioni. Fino a oggi, nonostante tre segnalazioni dello stesso tipo, il Profetto non sembra però essere intervenuto su tale questione. “Non possiamo sottrarci nel metterla nuovamente a conoscenza delle difficoltà in cui ci troviamo. Già in data 7 settembre 2012, insieme ad altri tre consiglieri comunali, notiziammo codesta Prefettura, sulle inadempienze del Sindaco Di Marco Testa, nel fornire risposta alle interrogazioni. (le stesse dell’epoca, ci furono consegnate dopo diverso tempo dal Vostro intervento). Stessa segnalazione sulle inadempienze fu inoltrata nuovamente, in data 4 gennaio 2013, riguardante sempre il perseverare nell’ irrispettoso atteggiamento del primo cittadino, lesivo oltretutto delle prerogative democratiche del nostro ordinamento, verso i nostri riguardi. Ad oggi purtroppo, le cose non sono cambiate, gli scriventi, non avendo ricevuto risposta ad alcuna delle interrogazioni, poste durante il penultimo consiglio comunale, dell’ 11/03/2013, sono stati costretti a protocollare al Comune di Tagliacozzo, una formale diffida al Sindaco per la mancata risposta alle interrogazioni, notiziandone lo stesso Segretario Comunale.
Il suo nobile tentativo passato, Signor Prefetto, di tentare di redimere tale comportamento, sensibilizzando il Sindaco a fornire le relative risposte, non è andato a buon fine, avendo infatti gli scriventi, dovuto ricorrere all’ennesima diffida che alleghiamo per conoscenza, alla presente.
Le chiediamo cortesemente, la possibilità di avere un contraddittorio tra le parti, in Vostra presenza, per redimere definitivamente la questione, ritenendo che tale incontro, sarà utile per chiarire definitivamente alcuni punti fondamentali, con tanto di carte alla mano.
Il sottoscritti, hanno ritenuto utile informaLa di quanto sopra, in quanto Lei rappresenta lo Stato, ed è giusto che sappia anche delle difficoltà nelle quali incorrono i consiglieri comunali, quando si trovano di fronte a tali inadempienze, che non permettono in pieno, di svolgere il proprio mandato Amministrativo”.