Avezzano. Esuberi al Consorzio acquedottistico marsicano, le organizzazioni sindacali denunciano: è a rischio il servizio idrico e fognario. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno incontrato il direttore Luca Ciarlini e il membro del consiglio di gestione Giuseppe Venturini per discutere del Piano Strategico 2013/2026 e al termine della discussione hanno deciso di riaprire lo stato di agitazione dei lavoratori. Secondo le organizzazioni sindacali, il Piano contiene macroscopici errori sul numero degli addetti F.T.E. e verte sostanzialmente ed unicamente sul taglio dei costi del personale per €. 1.3 milioni corrispondente al licenziamento per esubero di 29 addetti su 131 effettivi, mettendo a rischio la tenuta stessa del Servizio idrico ed i livelli minimi di garanzia dello stesso in tutto il territorio marsicano, dal momento che gli esuberi sono stati individuati in maggior numero tra gli operai addetti ai servizi idrici e fognari. Le parti sociali non possono non apprezzare la disamina che il piano fa sul settore della depurazione, unico che contiene dati tecnici oggettivi e riferimenti certi a livelli standard di servizio nel rispetto delle norme. Alcuna disamina è contenuta nel piano rispetto al taglio operato sui rimanenti settori operativi.Le le organizzazioni sindacali. hanno proposto reiteratamente ed inutilmente all’amministratore delegato lo stralcio dal Piano in questione della parte riguardante il Personale, dando disponibilità a discutere in termini di riorganizzazione ed aumento della produttività , purchè la società ritirasse la propria proposta sugli esuberi. Di fronte alla ostinazione dell’amministratore delegato a non voler avviare immediatamente un tavolo di concertazione, le parti sociali. ritengono di riprendere lo stato di agitazione, di convocare l’assemblea dei lavoratori per il giorno 14 maggio 2013, alle ore 15.00, per informare le maestranze su quanto è accaduto, invitando, sin da ora, i lavoratori a partecipare alla Assemblea dei Soci, convocata alle successive ore 17, per sostenere le proprie ragioni. Le organizzazioni sindacali, dichiarando il totale ed assoluto dissenso sul piano illustrato ed in particolare sui licenziamenti previsti, invitano i Sindaci Soci a respingere il Piano per ragioni di metodo e per motivi di merito. “Non passerà l’assunto che gli errori commessi dalla autorità regolatrice commissariata e le scelte di gestione fatte , vengano pagate dai lavoratori, dalle loro famiglie e dagli utenti”.