Pescara. Sarà pubblicato sul BURA all’incirca entro un paio di settimane (ma sarà visibile anche sul sito internet della Regione Abruzzo e sui principali portali di settore) il bando relativo ai progetti promossi dalle associazioni regionali dei consumatori. Lo ho assicurato, questa mattina, il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Pescara. L’iniziativa rientra nel progetto multiregionale “Il costo sociale ed ambientale del Consumo”, nel quale la Regione Abruzzo è impegnata dal 2009 con Toscana, Umbria, Marche e Puglia. Le risorse previste, interamente coperte dal Ministero dello Sviluppo Economico, sono pari a 352 mila euro. “Finalmente, dopo l’approvazione della specifica legge, avvenuta qualche mese fa – ha ricordato il vice presidente – le associazioni dei consumatori non sono più entità anonime ma hanno la possibilità di incidere maggiormente sulle abitudini e sui comportamenti dei cittadini in tema dui consumi. Occorreva, però, fornire uno strumento concreto che consentisse a queste organizzazioni di centrare in pieno gli obiettivi che intendono perseguire. In primis, la costruzione di un’educazione al consumo responsabile e consapevole e la creazione di una consapevolezza della insosteninibilità dei nostri stili di vita e dei nostri modelli. Pertanto, al di là della consistenza del contributo previsto – ha proseguito – era fondamentale dare un segnale di attenzione verso questo mondo”. Due sono i moduli funzionali in cui si articola il programma. Il primo modulo del programma è suddiviso in due interventi e prevede, tra l’altro, un’attività di informazione ed educazione attravreso il portale ‘puntoconsumo’ in collaborazione con l’Università telematica Leonardo Da Vinci. A tal proposito, ha partecipato all’odierna conferenza stampa anche il rettore dell’ateneo telematico. Beneficiari del bando sono i partenariati tra le Associazioni dei consumatori iscritte all’albo regionale ed ogni raggruppamento dovrà essere costituito da un minimo di due associazioni. I progetti dovranno prevedere azioni di informazione ed educazione rivolte ai consumatori sui temi della legalità e del consumerismo, sempre nell’ottica della tutela del cittadino-consumatore.