Tagliacozzo. Una mostra di presepi provenienti da tutto il mondo e realizzati con i più diversi materiali è stata allestita nel Mu.S.Fra. (museo di San Francesco) in Largo Giuseppe Iacomini a Tagliacozzo, nei locali sottostanti il Chiostro e il Convento, da Alberto Guerra, specialista nell’arte presepiale e collezionista. L’iniziativa è stata voluta dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio per dare inizio alle celebrazioni in occasione degli 800 anni dall’istituzione del Presepio di Greccio da parte di San Francesco d’Assisi.
E’ proprio il primo biografo e compagno del Poverello d’Assisi, il Beato Tommaso da Celano (Celano 1190 circa – Val de’ Varri 1265 circa) che racconta nella Vita Prima l’evento che evoca l’invenzione del presepe. L’anno 1223 volgeva ormai al termine, quando San Francesco d’Assisi, ispirato dalla semplice atmosfera del piccolo paese montano di Greccio e desideroso di celebrare il Natale in un modo nuovo che potesse attirare l’attenzione di una popolazione, disse all’amico Giovanni Velita, signore di Greccio: “Se vuoi che celebriamo a Greccio il Natale di Gesù, precedimi e prepara quanto ti dico: vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello.”
Il paese di Greccio non fu una scelta casuale. Nel 1223, l’anno del primo presepe, già vi si trovava l’eremo attorno al quale nel 1228, dopo la morte del santo, sarebbe stato costruito il santuario che ancora oggi rende questo luogo una perla della Valle Santa e una continua meta di pellegrinaggi. Greccio, inoltre, ricordava al santo la città di Betlemme, luogo natale di Gesù. Francesco vi era stato nel 1219 durante un viaggio in Egitto e in Palestina, e la nostalgia per la santa città gli aveva permesso di rivedere nel paesino di Greccio la stessa atmosfera di semplice povertà.
E’ significativo a tal riguardo il titolo della mostra scelto dall’Amministrazione comunale “Tagliacozzo …è divenuta come una nuova Betlemme” mutuato da una frase del capitolo XXX della Vita Prima, nella quale appunto Tommaso dice “Greccio è divenuta come una nuova Betlemme”. San Francesco infatti non solo voleva rappresentare la scena della nascita di Gesù per catechizzare la popolazione di quel Borgo esaltando la commovente semplicità evangelica, ma voleva anche lanciare un messaggio di pace al mondo cristiano di allora: cioè che non era necessario portare la guerra con le crociate per riappropriarsi dei luoghi frequentati da Gesù Cristo, essi potevano essere evocati in ogni altro luogo del mondo con ispirazione e spiritualità.
Nell’esposizioni di presepi, oltre alcuni della tradizione italiana, se ne possono ammirare, tra gli altri, dalla Terra Santa, Messico, Perù, Paraguay, Brasile, Panama, Guatemala, Venezuela, Cuba, Filippine, Singapore, Corea del Sud, Cina, Angola, Tunisia, Kenya, Zaire, Etiopia, Malawi, Egitto, Polonia e Bielorussia.
Anche nel Palazzo municipale è possibile ammirare due bellissimi presepi: uno in stile napoletano allestito sempre da Alberto Guerra nell’atrio comunale e l’altro, secondo la tradizione locale, allestito dai Dipendenti in un andito delle scale di accesso agli uffici. Non meno belli sono i presepi allestiti nelle Chiese della Santissima Annunziata, di San Francesco, dei Santi Cosma e Damiano e di Santa Maria del Soccorso in Alto la Terra.
La Mostra, inaugurata lo scorso 23 dicembre, alla presenza dell’autore, del Sindaco Vincenzo Giovagnorio e di P. Attilio Terenzio O.F.M. Conv., Rettore e Guardiano della Chiesa e del Convento, sarà visitabile fino al 5 febbraio 2023 (tutti i sabati e le domeniche, al mattino dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e al pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 20.00; nei giorni feriali tra il 26 dicembre e il 6 gennaio dalle ore 16.30 alle ore 20.00).