Celano. “La Corte di Cassazione, come tutti ci aspettavamo, senza sorprese ha ritenuto di far cessare le misure cautelari che ovviamente, per definizione, non potevano durare in eterno”, dichiara il segretario Calvino Cotturone, “ora il procedimento andrà avanti ed il sindaco, secondo noi sbagliando, ha ritenuto di continuare nel suo mandato. In un paese normale il sindaco si sarebbe dimesso senza coinvolgere la città nei suoi problemi giudiziari”.
“Ne prendiamo atto ma un chiarimento è d’obbligo”, asserisce lapidario, “le misure cautelari vengono comminate dalla autorità giudiziaria e non dai consiglieri comunali o dai cittadini, a seguito di indagini lunghe e complesse durate anni. Per questo bisogna smetterla con il vittimismo e con le accuse a persone e a giornalisti che fanno semplicemente il proprio lavoro. Bisogna avere rispetto nei confronti di chi lavora seriamente per garantire la legalità nel nostro Paese. All’aspetto legale ci penseranno i giudici. Politicamente ed eticamente però sono state reiterate ed acclarate senza ombra di dubbio, delle azioni discutibili che vanno contro quello che dovrebbe essere una gestione Democratica corretta e trasparente del nostro comune”.
“Cosa che noi del Pd e tutti i consiglieri comunali che si sono succeduti negli ultimi 20 anni hanno denunciato politicamente”, aggiunge, “in questi mesi abbiamo letto di tutto e di più su come venivano gestiti i soldi pubblici e la macchina amministrativa. Che le decisioni venivano prese fuori dal palazzo comunale, che le assunzioni e gli appalti venivano dati ai parenti degli amministratori ed ancora tanto altro, forse non sarà un reato ma sono fatti gravissimi acclarati da indagini che non lasciano ombre di dubbio sul sistema adottato in questi anni dalle amministrazioni Piccone e Santilli”.
“Oggi non è più la politica che lo dice, ma la stessa voce dei protagonisti raggiunti dalle misure cautelari, che hanno rivelato nelle intercettazioni il loro modo di gestire la cosa pubblica. Oggi tutti sono a conoscenza del metodo adottato in questi anni a Celano”, dichiara in conclusione, “una gestione clientelare che ha poco a che vedere con la trasparenza, la legalità e la meritocrazia. Come consiglieri comunali e forze politiche, non ci faremo intimidire e continueremo a fare onestamente il nostro lavoro di controllo e denuncia se il sindaco continuerà a gestire la cosa pubblica con questo sistema”.