Avezzano. Sono tornati con un volo charter dal Marocco i lavoratori stagionali del Fucino. Si tratta di 175 persone che andranno a lavorare in 45 aziende del territorio. Sono sbarcati nei giorni scorsi all’aeroporto di Pescara i 175 lavoratori stagionali che nei mesi scorsi erano andati in Marocco per trascorrere alcuni mesi con le famiglie. Come già accaduto lo scorso anno a causa del covid alcuni Stati hanno chiuso le frontiere impedendo gli spostamenti.
Anche le frontiere con il Marocco, da dove provengono gran parte dei 3.500 dipendenti delle oltre 500 aziende del Fucino, sono state bloccate e per questo Confagricoltura L’Aquila ha deciso di organizzare un volo charter che ieri pomeriggio dal Marocco ha portato a Pescara 189 lavoratori di cui 175 pronti a tornare nella Marsica. Grazie a una stretta collaborazione tra l’associazione di categoria, la Farnesina, l’ambasciatore italiano a Rabat Armando Barucco e il vice capo missione Matteo Romitelli si è riusciti ad anticipare i tempi evitando che potessero esserci i problemi dello scorso anno.
Il volo della compagnia aerea Alba Starè partito da Casablanca ieri nel primo pomeriggio, ma tanti lavoratori erano partiti già il giorno prima dai loro paesi d’origine per arrivare in tempo all’aeroporto. Ad accoglierli Stefano Fabrizi, direttore di Confagricoltura, e delle operatrici dell’associazione di categoria che hanno permesso di velocizzare il riconoscimento e le operazioni alla dogana, e altri che, visto l’inizio del ramadan, hanno distribuito acqua a tutti. Dopo la trafila burocratica sono saliti su dei pullman diretti nei vari comuni marsicani dove i braccianti risiedono e dove dovranno osservare la quarantena. Per tutti è stata già disposta la sorveglianza sanitaria da parte della Asl di Avezzano alla luce dell’emergenza covid.
A sbarcare a Pescara anche due famiglie che lavorano nell’azienda di Avezzano “Nicola Di Renzo” e nell’azienda agricola “Toto” di Trasacco. Mamme, papà e due bambini di poco meno di un anno nati nella Marsica e tornati per pochi mesi nella loro terra d’origine per conoscere nonni e zii. E poi tanti lavoratori specializzati che occupano posti di rilievo nelle aziende del territorio e giovani pronti a tornare nei campi del Fucino subito dopo la quarantena. Ora i 175 lavoratori osserveranno la quarantena fino al 27 aprile e poi potranno tornare nelle loro aziende.