San Benedetto dei Marsi. Continuano le segnalazioni dei cittadini, residenti anche in altri Comuni del circondario fucense, in merito all’aumento del ruolo emesso dal Consorzio di Bonifica Ovest bacino Liri- Garigliano, relativo all’annualità 2018.
“Pur consapevoli che nel 2017 il Consorzio di Bonifica per fronteggiare la siccità della scorsa stagione è stato costretto, ai fini del mantenimento degli equilibri di bilancio ad emettere”, afferma Quirino D’Orazio, avvocato e sindaco di San Benedetto, “a febbraio 2018, un ruolo suppletivo di 500.000,00 euro, con conseguente aggravio di esborsi (totale ruolo 1.000.000,00 + 500.000,00), a carico dei Cittadini proprietari dei terreni siti all’interno del bacino fucense, a mio parere, appare oggi ingiustificato assistere ad un ulteriore rincaro di circa il 30% rispetto alla somma pagata dai contribuenti per il servizio reso”.
“Dal 2016 ad oggi, in poche parole, si è assistito ad un duplice aumento della tassazione, il primo giustificato per fronteggiare la siccità ed il secondo che non trova, ad oggi, alcuna giustificazione. A lasciare perplessi sono infatti due dati”, continua D’Orazio, “che molto probabilmente non sono stati tenuti in considerazione nel momento di predisposizione del bilancio”.
“Il primo è che la stagione 2018 è stata sicuramente una delle più piovose degli ultimi anni e, dunque, non ha richiesto, come nell’anno precedente, l’intervento di attingimento di acqua dai pozzi, con conseguente riduzione delle spese di gestione rispetto a quelle sostenute nell’anno 2017. Il secondo”, prosegue il primo cittadino di San Benedetto, “è che il contributo regionale di € 300.000,00 proprio per fronteggiare tale calamità. In poche parole, i costi di gestione dell’anno 2018, dovrebbero essere indicativamente simili a quelli della stagione 2016, se non più bassi e non giustificano, nella maniera più assoluta l’emanazione di un ruolo spropositato rispetto a quelli che sono i costi effettivi sostenuti dall’Ente emanatore”.
“Per tale motivo sto coinvolgendo tutti i Sindaci e Rappresentanti di Categoria“, conclude D’Orazio, “per chiedere al Consorzio di fissare un incontro per fare chiarezza sulla vicenda, ove valutare la concreta possibilità di restituire ai Cittadini il maggior esborso, oppure di investire le maggiori somme percepite e da percepire per interventi di manutenzioni ordinarie e straordinarie, lungo i canali, fossi, banchine, ponti, tanto bisognosi di interventi, al fine di garantire un miglior servizio agli utenti”.
“Nel caso non si dovesse accogliere nessuna proposta, non posso escludere anche la promozione di una class action”.