Gioia dei Marsi. Come ogni anno l’estate di Gioia dei Marsi si fa arte, passato, tradizione e memoria grazie allo straordinario spettacolo dei centrini sospesi nell’aria e nel tempo. Opere d’arte che sembrano apparire nel cielo come nuvole che fluttuano. Opere fatte a mano, all’uncinetto, arte antica tramandata nel tempo di madre in figlia.
L’associazione Arte con Gioia, presieduta da Serafina Bassi, ha fatto un lavoro sopraffino dimostrando tutto l’amore possibile per il paese e per la comunità. Ero presente nei giorni scorsi mentre si stavano posizionando i centrini. Un entusiasmo contagioso, un rito divenuto appuntamento fisso, occhi che raccontavano emozioni. “Sono uno diverso dall’altro, ogni centrino è unico”, sono state le parole ricche di entusiasmo del sindaco di Gioia dei Marsi, Gianluca Alfonsi. “Dovete tornare per intervistare le uncinettine che hanno reso possibile tutto questo, dedicare spazio a chi si adopera per la bellezza, persone che amano il territorio e che vogliono rendere il paese più accogliente per i turisti”. Sì, perché i tanti turisti che d’estate affollano il Parco nazionale d’Abruzzo e i suoi paesi, tornano con entusiasmo nel “borgo dei centrini sospesi nel cielo”. Un simbolo e un segno di riconoscimento che rende unici i singoli territori. Dietro ogni centrino ci sono abili mani che raccontano una storia, ogni opera è diversa dall’altra come uniche sono le singole uncinettine che tante ore di lavoro hanno dedicato, con gioia ed emozione, alle loro creazioni. Bianchi come la neve, leggeri come nuvole e unici come le artigiane del bello, i centrini accolgono i visitatori che restano incantati dallo spettacolo che si trovano davanti al loro arrivo in paese.