Ortona dei Marsi. Spettacoli, passeggiate teatral-musicali nella natura, concerti e danze, corsi di yoga e laboratori artistici prenderanno vita tra i vicoli e le case o nel fitto degli alberi delle montagne: nella Valle del Giovenco torna da domani e fino a domenica 12 agosto il GiovencoTeatroFestival, festival itinerante che si svolgerà tra Ortona dei Marsi, Bisegna, San Sebastiano dei Marsi, Aschi e Carrito.
Scoprire i tanti spettacoli e concerti nelle piazze e nei cortili, attraverso i vicoli dei paesi. Passeggiare nella natura con un’esperta erborista e raccogliere, sotto la sua guida, le erbe che il territorio offre spontaneamente, per poi cucinarle insieme. Danzare al ritmo delle percussioni per tornare a conoscere il proprio corpo e a riscoprirne tutta la forza, spesso assopita da una vita troppo sedentaria. E, ancora, esprimersi attraverso la musicoterapia e camminare lungo i sentieri sui monti o seguendo il corso del fiume con accompagnamento teatrale e musicale. Anche i più piccoli avranno il loro bel da fare, tra laboratori di teatro e di riciclo creativo e costruzione di grandi oggetti in cartapesta: da domani e fino al 12 agosto nella Valle del Giovenco, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, torna per la settima edizione il GiovencoTeatroFestival, festival etico e solidale di teatro e trasformazione sociale, con tante iniziative per grandi e piccini che interesseranno i borghi di Bisegna, San Sebastiano dei Marsi, Aschi, Ortona dei Marsi e Carrito.
Realizzata dall’Associazione Culturale e di promozione sociale Mascaró con il sostegno dei comuni di Ortona dei Marsi e di Bisegna (Aq), con il patrocinio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con la collaborazione di comitato cittadino “Ponte sul Giovenco”, delle Pro Loco della Valle del Giovenco, dell’associazione Montagna Grande, l’edizione del Festival di quest’anno prende spunto dalla vicenda dell’interruzione della viabilità sul ponte sul Giovenco per porre un focus sulle fragilità del territorio in cui il Festival nasce e prende vita anno dopo anno. “Sei anni fa abbiamo immaginato per la prima volta di realizzare il Festival in questo luogo, che ci sembrò ideale per accogliere e far crescere un’idea di Teatro che ha l’ambizione di collegare mondi diversi, in una continua ricerca nei campi artistici e in quelli coltivati, nei boschi popolati da orsi e lupi, e nei diversi linguaggi del sapere umano”, spiega Andrea Bartolomeo, attore e regista. “Abbiamo immaginato questo Festival non come un evento sporadico, ma come progetto comune e condiviso con le comunità locali, come prospettiva – e sublimazione – di un’area spopolata, come crocevia di incontri. Natura, teatro, danza, musica, arte e letteratura, intrecciate con il tessuto sociale odierno e con le memorie di questi luoghi. Siamo alla ricerca di un’identità comune per fare della Valle del Giovenco la casa di coloro che stanno cercando un’altra possibilità per l’essere umano: la possibilità di costruire ‘ponti’. Siamo infatti convinti che, se la nostra fosse una cultura di costruttori di ponti, invece che di difensori di confini, saremmo una specie molto più evoluta e felice. Ci saranno sempre delle pietre sul nostro cammino: e se con le pietre si possono costruire muri, con le stesse pietre si possono costruire ponti. La scelta sta a noi”.
Il Festival nasce, come le precedenti iniziative che dal 2013 l’associazione Mascaró organizza nella Valle, con l’obiettivo di generare un laboratorio creativo permanente, un luogo di incontro, socializzazione, riflessione e scambio di esperienze, e per le comunità locali è un’occasione per riconquistare e dare nuova vita a luoghi bellissimi che stanno vivendo un continuo spopolamento a favore delle città: “il GiovencoTeatroFestival mira a coinvolgere in prima persona abitanti e visitatori in un flusso creativo, eliminando la differenza tra palco e platea. Un grande quadro in movimento che rimette in moto la vitalità della trasformazione e della crescita sociale”, spiega il direttore artistico.