Avezzano. Una morte che poteva essere evitata quella di Giuseppe Asci, 37 anni, il barista di Venere. E’ morto all’incrocio tra la Marruviana e Strada 36 ma non c’erano né guardrail, né un semaforo. E’ quanto sostiene il procuratore capo della Repubblica di Avezzano, Vincenzo Barbieri, coadiuvato dalle indagini degli agenti della squadra di polizia giudiziaria di Avezzano che hanno condotto un’indagine sul caso. L’inchiesta ha portato all’invio di tre avvisi di garanzia per omicidio colposo nei confronti di due dirigenti della Provincia dell’Aquila ed un capo cantiere di Avezzano. Si tratta di Francesco Fucetola, responsabile del settore viabilità della Provincia, del geometra Giuseppe Di Berardino, dirigente del servizio generale e sicurezza stradale sempre della Provincia e di Giacomo Continenza (capo cantiere). Ai dipendenti della Provincia viene contestata l’omissione di atti di ufficio in quanto Continenza avrebbe omesso di segnalare agli altri due la situazione di pericolo in relazione alle protezioni mancanti e al rischio di precipitare nel canale. Sono molti i punti nel Fucino dove mancano guardrail che proteggono da pericolo di finire nei canali. Questo rinvio a giudizio è un segnale allarmante per la situazione della viabilità nella Piana. Attualmente sono in corso degli interventi di messa in sicurezza.