PESCINA. Un fio diretto che corre sui valori dell’altruismo, del sacrificio e sulla santità quello che collega l’Abruzzo e la Sicilia, la Marsica e Palermo.
Si tratta del legame di parentela tra San Berardo cardinale dei Marsi nato a Colli di Montebove nel 1079 e morto nella marsica il 3 novembre 1130. Per sigillare e rinnovare l’importante legame si è svolta ieri a pPscina una solenne cerimonia alle 10.30 seguita dalla processione alla presenza del vescovo dei Marsi, Pietro Santoro che ha accolto sua Eccellenza monsignor Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana. Il parroco don Giovanni Venti ha fatto gli onori di casa per una funzione religiosa memorabile. In base alle ricerche condotte a metà del XVII secolo dallo storico Pietro Antonio Tornamira (pubblicate nel 1674) e ad un albero genealogico conservato presso la biblioteca del Monastero dei Benedettini delle Vergini di San Martino delle Scale di Monreale, Berardo fu prozio di santa Rosalia, patrona di Palermo e di tutta la Sicilia: la santa sarebbe stata infatti figlia del conte Sinibaldo delle Rose, membro della corte di Ruggero I e figlio di Teodino, fratello del cardinale dei Marsi. Già in passato, per sottolineare il legame che unisce le chiese particolari dei Marsi e di Palermo, fu chiamato il cardinale Salvatore De Giorgi, allora arcivescovo di Palermo, a celebrare una funzione il 1° maggio 2004 che segnò l’apertura dell’Anno giubilare indetto in occasione della ricorrenza del 925º anno delle nascita di San Berardo. Le Sacre Reliquie di San Berardo fulcro di una commemorazione molto sentita dalle Comunità sorelle di Pescina e San Benedetto Dei Marsi, da diversi anni vengono festeggiati con devozione. Erano presnti all’evento di culto anche autorità civili e militari, tra cui, per Colli di Montebove, il sindaco di Carsoli Mario Mazzetti.
PESCINA. Un fio diretto che corre sui valori dell’altruismo, del sacrificio e sulla santità quello che collega l’Abruzzo e la Sicilia, la Marsica e Palermo.
Si tratta del legame di parentela tra San Berardo cardinale dei Marsi nato a Colli di Montebove nel 1079 e morto nella marsica il 3 novembre 1130. Per sigillare e rinnovare l’importante legame si è svolta ieri a pPscina una solenne cerimonia alle 10.30 seguita dalla processione alla presenza del vescovo dei Marsi, Pietro Santoro che ha accolto sua Eccellenza monsignor Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana. Il parroco don Giovanni Venti ha fatto gli onori di casa per una funzione religiosa memorabile. In base alle ricerche condotte a metà del XVII secolo dallo storico Pietro Antonio Tornamira (pubblicate nel 1674) e ad un albero genealogico conservato presso la biblioteca del Monastero dei Benedettini delle Vergini di San Martino delle Scale di Monreale, Berardo fu prozio di santa Rosalia, patrona di Palermo e di tutta la Sicilia: la santa sarebbe stata infatti figlia del conte Sinibaldo delle Rose, membro della corte di Ruggero I e figlio di Teodino, fratello del cardinale dei Marsi. Già in passato, per sottolineare il legame che unisce le chiese particolari dei Marsi e di Palermo, fu chiamato il cardinale Salvatore De Giorgi, allora arcivescovo di Palermo, a celebrare una funzione il 1° maggio 2004 che segnò l’apertura dell’Anno giubilare indetto in occasione della ricorrenza del 925º anno delle nascita di San Berardo. Le Sacre Reliquie di San Berardo fulcro di una commemorazione molto sentita dalle Comunità sorelle di Pescina e San Benedetto Dei Marsi, da diversi anni vengono festeggiati con devozione. Erano presnti all’evento di culto anche autorità civili e militari, tra cui, per Colli di Montebove, il sindaco di Carsoli Mario Mazzetti.