Avezzano. Arriva il pronunciamento della Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle pubbliche amministrazioni (Civit) e il Pdl esulta e sbandiera il documento che confermerebbe le accuse di piccone sull’incompatibilità del sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio. Si tratta della delibera numero 46/2013 in tema di efficacia nel tempo delle norme su inconferibilità e incompatibilità degli incarichi nelle pubbliche amministrazioni e negli enti privati in controllo pubblico. Un provvedimento legato al decreto legislativo numero 39/2013 e pubblicato il 27 giugno 2013. Quindi a poche ore di distanza dalla presa di posizione dell’onorevole Filippo Piccone. La Commissione, in sostanza, “ritiene che il il decreto non pone alcun problema di retroattività e, conseguentemente, di violazione dell’invocato principio tempus regit actum. Le norme del decreto – in particolare, gli articoli da 4 a 8 – non incidono sulla validità del preesistente atto di conferimento degli incarichi, mentre ben può la legge sopravvenuta disciplinare ipotesi di incompatibilità tra incarichi e cariche con il conseguente obbligo di eliminare la situazione divenuta contra legem attraverso apposita procedura”. Il Pdl sostiene che la decisione del Civit sia “inequivocabile” e continua a chiedere “la convocazione del consiglio straordinario per chiarire la vicenda”. Secondo La Civit, “gli incarichi e le cariche presi in esame dalla nuova disciplina sul punto, infatti, comportano l’espletamento di funzioni e poteri che si protraggono nel tempo (quali, ad esempio, atti di gestione finanziaria, atti di amministrazione e gestione del personale, ecc.). Trattandosi di un “rapporto di durata”, dunque, il fatto che l’origine dell’incarico si situa in un momento anteriore non può giustificare il perdurare nel tempo di una situazione di contrasto con la norma, seppur sopravvenuta”. Il sindaco di Celano, Filippo Piccone, è in attesa della decisione del Prefetto a cui ha inviato una lettera in ci si chiede di sanare la situazione del sindaco Di Pangrazio.
Sulla vicenda è interventuto nche il consigliere di minuoranza Antonio Di Fabio. “Propongo un consiglio comunale dove il sindaco ci illustrerà i progetti proposti all’attenzione dell’onorevole marsicano Filippo Piccone”, ha affermato replicando alle accuse Di Di Pangrazio che accusava Piccone di latitanza, “cosi si potrà verificare il suo presunto disinteresse alle problematiche del territorio. Nello stesso consiglio ci diranno anche cosa intendono fare di questa città, visto che é passato un anno e non si é visto nulla. Leggo anche di appalti fatti dalla vecchia amministrazione poco chiari secondo alcuni. Invito ad andare nelle sedi opportune e denunciare il fatto in modo da fare chiarezza, ma credo che sia lo sport preferito di alcuni della maggioranza quello di parlare male dell’amministrazione Floris, non considerano che più della metà dei consiglieri erano con Floris, quindi attori del presunto disastro”.
La delibera Delibera numero 46.2013 Civit (Scarica)