L’Aquila. Ieri a Navelli è stato inaugurato un nuovo Presidio Socio-Sanitario realizzato dai Lions Italiani per ripristinare i servizi sanitari la cui sede era stata gravemente danneggiata dal sisma. In detta struttura saranno ricollocati la postazione 118 Emergenza sanitaria, il servizio di guardia medica notturna e festiva oltre agli ambulatori del medico di base e pediatrico che serviranno un’utenza comprendente 16 comuni facenti parte della Comunità Montana Campo Imperatore- Piana dei Navelli. “Ringrazio i Lions italiani per il dono che hanno voluto fare al Comune di Navelli, che sarà a totale beneficio della collettività, dimostrando il loro interessamento nei riguardi di questi luoghi colpiti dal sisma. Questa struttura farà parte del nuovo piano della rete territoriale di servizi sanitari che stiamo realizzando con le Aziende Sanitarie e i medici per garantire la giusta assistenza a tutti i cittadini sul territorio abruzzese.” Sono i ringraziamenti che il Commissario Chiodi ha voluto rivolgere ai soci dei Lions Club, un’associazione sempre pronta a rispondere ai bisogni delle comunità locali e del mondo. “L’assistenza primaria –ha proseguito il Commissario- deve diventare il cardine intorno al quale far ruotare il nuovo sistema sanitario, in grado di offrire servizi appropriati rispetto ai bisogni, ma deve essere un’assistenza di qualità centrata sul paziente. In Abruzzo per riordinare l’organizzazione sanitaria territoriale abbiamo agito su due linee di intervento, accanto all’azione di contenimento quantitativo della spesa, attuato comunque senza ridurre minimamente i livelli di assistenza precedentemente erogati, abbiamo posto in essere azioni di miglioramento qualitativo dei servizi attraverso le riorganizzazione sanitaria territoriale. Abbiamo iniziato con riconvertire presidi ospedalieri come Pescina e Tagliacozzo, le cui dimensioni non risultavano in linea con i parametri di sicurezza, efficacia ed efficienza e li abbiamo trasformati in Presidi Territoriali di Assistenza H24 e all’interno abbiamo attivato degli Ospedali di Comunità per quelle persone affette da malattie croniche, che non necessitano del ricovero in ospedale per acuti ma non possono essere assistite a casa. A Pescina è già funzionante presto sarà attivo anche a Tagliacozzo. Sono presenti sul territorio anche i Nuclei delle Cure Primarie sia in gruppo che in rete, aggregazioni volontarie di medici che si organizzano per assicurare una copertura di assistenza nell’arco delle 24 ore, garantendo un’assistenza adeguata ai bisogni socio-sanitari attraverso l’integrazione di varie figure professionali. In Abruzzo abbiamo 31 Nuclei delle Cure primarie in gruppo con un totale di 281 medici e 49 Nuclei delle Cure primarie in rete con un totale di 436 Medici. Si stanno costituendo anche le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP). La prima è stata attivata a Villa Rosa, dove in precedenza c’era un poliambulatorio con un accesso di pazienti di circa 20-25 a settimana , con la costituzione dell’UCCP i pazienti che usufruiscono dei servizi sono 80 – 120 al giorno. In Abruzzo abbiamo anche 2 Unità Territoriali delle Cure Primarie nel territorio della Asl di Pescara, si tratta di forme aggregate di professionisti del territorio, che lavorano insieme per la salute della comunità e delle persone. Le Aziende sanitarie stanno predispondendo il Piano della rete territoriale tenendo conto sia del bacino di popolazione afferente, che dei tempi di percorrenza necessari per il raggiungimento della sede sanitaria da ciascun Comune. Proprio in questi giorni abbiamo pubblicato sul bollettino regionale gli ambiti territoriali carenti di assistenza primaria distinti per Aziende sanitarie sia per i medici di medicina generale che per i pediatri per permettere ai professionisti interessati di fare domanda e garantire la giusta assistenza a tutti i cittadini sul territorio. Questo cambiamento nel ruolo degli ospedali- ha aggiunto il Commissario- impone un forte mutamento nell’erogazione dei servizi di “prime cure” cioè di quella assistenza che deve accompagnare il cittadino prima e dopo l’ospedalizzazione. L’Abruzzo nel rispetto delle indicazioni ministeriali ha provveduto a spostare le risorse dall’ospedale al territorio, infatti per l’Assistenza Distrettuale nel 2011 ha investito circa 154 milioni in più rispetto al 2008. Il potenziamento dell’assistenza ambulatoriale ci sta aiutando a ridurre anche i ricoveri inappropriati. Pensate- continua il Commissario- che non era definito il fabbisogno delle prestazioni dell’ambulatoriale che noi abbiamo determinato e a breve provvederemo a rilasciare le autorizzazioni per la costruzione di una nuova rete dell’ ambulatoriale. Il Commissario ha voluto rimarcare anche il rapporto collaborativo che si è instaurato con i Medici di Medicina Generale che ha permesso di stipulare un piano di attività per il Governo Clinico e per la diffusione della ricetta elettronica, al fine di garantire maggiore qualità ed efficacia dell’assistenza. “Stiamo lavorando -conclude il Commissario- per costruire un sistema sanitario di qualità per i nostri cittadini che sia in grado di garantire un equo accesso alle cure e una continuità assistenziale. Stiamo potenziando con nuovi investimenti sia il territorio che l’ospedale con l’obiettivo da una parte di offrire servizi territoriali capillari in grado di prendersi cura della persona e della salute nella sua globalità e dall’altra di potenziare gli ospedali per renderli dei centri di alta specializzazione.” All’inaugurazione è intervenuto anche Gianni Letta che l’ha definita “Un struttura moderna che rinasce dalle macerie del 6 Aprile. Un esempio di quel modello diverso che vede i presidi sanitari a fianco e prima dell’ospedale anche per alleggerire i costi, di una politica che aveva fatto dell’ospedale l’unico punto di riferimento. Tale struttura si inserisce in un disegno di riordinamento della sanità, che va di pari passo con il risanamento che il Presidente Chiodi ha fatto, avendo ereditato una sanità che metteva l’Abruzzo ai primi posti di una classifica negativa ed oggi invece lo vede ai primi posti tra i risanatori”.