Tagliacozzo. Le reliquie di San Francesco accolte con emozione dai fedeli di Tagliacozzo. Nella giornata di ieri le sacre reliquie sono giunte in città tra fede e profondi sentimenti di devozione, durante un sentito rito di accoglienza, nella chiesa del convento dedicato al Santo di Assisi, la comunità, le istituzioni religiose e civili hanno avuto il privilegio di assistere a una cerimonia ricca di spiritualità.
“Oggi (ieri, ndr) lunedì 7 luglio, la nostra Comunità, insieme ai Rappresentanti di altre Comunità della Marsica occidentale, ha accolto le reliquie di San Francesco d’Assisi che stanno peregrinando per l’Abruzzo, in alcuni dei comuni più legati alla spiritualità francescana, in vista e in preparazione del prossimo 4 ottobre, quando la nostra Regione avrà il privilegio di offrire l’olio per la lampada che arde presso il sepolcro del “più santo tra gli Italiani e più italiano dei santi” (Cfr.: Pio XII nella proclamazione di San Francesco a Patrono d’Italia nel 1939)”. Ha raccontato il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio.
“Ringrazio di cuore per l’adesione il Sindaco di Sante Marie Lorenzo Berardinettii sul territorio del quale, in Val de’ Varri, visse gli ultimi anni della sua vita e trapassò santamente il beato Tommaso da Celano, compagno e primo biografo del Poverello d’Assisi; il Vice Sindaco Alessandra Nazzari e il Presidente del Consiglio Carlo Di Giovanni di Carsoli, cui ci legano forti legami storici per via che il primitivo insediamento urbano di Tagliacozzo venne implementato da coloni provenienti dall’antico municipio romano di Carseolis; il Vice Sindaco di Pereto Alessandro Ippoliti in rappresentanza della Piana del Cavaliere e della parte equa del nostro territorio.
San Francesco d’Assisi visse nell’epoca cosiddetta dei comuni, cioè l’ultimo periodo del Medioevo, contraddistinto dal governo locale dei comuni. È quindi oltremodo significativo che siano proprio gli amministratori locali ad onorare il Patrono d’Italia e a preparare il grande evento dell’Abruzzo in Assisi che introdurrà all’anno di grazia in cui tutto il mondo celebrerà gli 800 anni della morte di San Francesco (1226-2026)”. Ha spiegato il primo cittadino.
“Ringrazio di cuore d. Giovanni Venti, Vicario generale della Diocesi di Avezzano, che ha presieduto il rito di accoglienza e ha portato il saluto del nostro Vescovo S.E.R. Mons. Giovanni Massaro, così come per la presenza ringrazio il Vicario foraneo d. Tonino Spanalatte e il diacono Valentino Nardone. Ancora una volta, un’occasione storica e solenne che ha visto protagonista l’intera Comunità cittadina insieme alla insigne Confraternita di Sant’Antonio con il Priore Massimo Chicarella, alla rappresentanza del Gruppo Alpini con il Presidente e Assessore Angelo Poggiogalle; i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri – sezione di Tagliacozzo e le Crocerossine, guidate dalla coordinatrice Assuntina Trinchini. Le reliquie del Poverello d’Assisi consistenti in una porzione delle sue ceneri e in un brandello del suo saio incastonati in un bel busto reliquiario, resteranno in Citta fino a mercoledì mattina quando partiranno alla volta di Celano.
Nella giornata di martedì 8 luglio, al mattino, il busto sarà traslato nel vicino monastero dei Santi Cosma e Damiano per essere venerato dalle Monache e da quanti vorranno assistere alla santa Messa nella loro Cappella; al pomeriggio invece le reliquie saranno portate nel presidio ospedaliero “Umberto I” per la benedizione ai malati; quindi alle 17.30 la messa di congedo nella Chiesa di San Francesco. I Padri Conventuali, fra’ Attilio e fra’ Carmine Terenzio con fra’ Francesco Di Salvatore hanno preparato le celebrazioni e le preghiere per ogni momento della Peregrinatio in Tagliacozzo e il Terz’Ordine Francescano Secolare, guidato da Pietro Guida, ha animato e presenziato a tutti i riti. Un grazie a nome dell’Amministrazione comunale e mio personale anche al Comandante della Polizia locale Paolo Pascucci e agli Agenti intervenuti che hanno assunto l’onere di prelevare e trasportare in sicurezza il Busto da Manoppello a Tagliacozzo”.