Celano. “Torniamo a porre l’attenzione e a chiedere interventi urgenti sulla gravissima situazione legata alla diffusione della processionaria. Se inizialmente l’infestazione riguardava solo la pineta, oggi la processionaria ha colpito anche diversi alberi del centro abitato, nello specifico nella zona della sorgente dei Santi Martiri, mettendo seriamente a rischio la salute pubblica.
Eppure, di fronte a questa emergenza, l’amministrazione continua a restare immobile, dimostrando una preoccupante miopia nella gestione del verde pubblico e nella tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.
Lo dichiara il segretario del Pd di Celano Ermanno Natalini.
“Parliamo non solo di un problema di degrado ambientale, ma di una vera emergenza sanitaria. Le larve di questo insetto sono altamente urticanti e possono causare reazioni allergiche, dermatiti e problemi respiratori, soprattutto nei bambini, negli anziani e nelle persone più fragili. Ancora più gravi sono i rischi per gli animali domestici. Nonostante la pericolosità ben nota di questa infestazione, il Comune continua a ignorare il problema, esponendo la popolazione a rischi sempre maggiori”.
“Abbiamo più volte chiesto un intervento tempestivo per arginarne la diffusione, segnalando che il periodo invernale è il momento ideale per intervenire con trattamenti specifici prima che l’infestazione diventi incontrollabile ma, come sempre, le nostre richieste sono rimaste inascoltate. Ora, con l’arrivo della bella stagione, la situazione rischia di precipitare: potrebbe infatti aumentare il pericolo di contatto con persone e animali”.
“Servono interventi immediati e mirati a partire da una disinfestazione efficace nelle aree urbane e nei luoghi più a rischio. Allo stesso tempo, è necessario avviare un serio monitoraggio della situazione e mettere in campo strategie di prevenzione. E’ fondamentale informare la cittadinanza sui rischi e sulle precauzioni da adottare”.
“Anche se la competenza per la lotta obbligatoria alla processionaria spetta al Comune e al sindaco quale autorità sanitaria, chiediamo anche al Parco Regionale Velino Sirente di intervenire, in quanto ente preposto alla salvaguardia del patrimonio naturale. Riteniamo inoltre necessario avviare un ragionamento più generale sulla pineta, per garantirne la tutela e la valorizzazione nel lungo periodo”, conclude.