Avezzano. Paura per una donna e suo figlio ad Avezzano, l’ex marito si presenta sotto casa e citofona insistentemente nonostante il divieto di avvicinamento.
La Polizia di Stato di L’Aquila, ha proceduto all’arresto di un cittadino italiano responsabile della “violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa”. In particolare una donna, ex coniuge dell’uomo, nei giorni scorsi si è recata presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Avezzano poiché allertata da una vicina di casa della presenza dell’ex marito all’ingresso della palazzina in cui la stessa abita con il figlio minore; nella circostanza la conoscente riferiva che l’uomo si presentava in forte stato di agitazione citofonando con insistenza all’abitazione della ex moglie.
Gli agenti della squadra volante, perciò, accompagnavano la donna presso l’abitazione, unitamente al proprio figlio minore, per verificare quanto segnalato. Ivi giunti, constatavano l’effettiva presenza dell’uomo, che palesemente agitato ed in evidente stato di alterazione psicofisica, presumibilmente per l’assunzione di alcool, alla vista della donna, incurante della presenza del loro figlio minore nonché degli Agenti di Polizia, cercava di avvicinarla minacciosamente urlandogli contro frasi gravemente offensive.
A tale comportamento gli Operanti riportavano l’uomo alla calma e provvedevano a mettere al sicuro la donna ed il figlio facendoli rientrare all’interno dell’abitazione. L’uomo già in passato era stato deferito all’Autorità Giudiziaria per atti persecutori e maltrattamenti nei confronti della coniuge, per cui era stato sottoposto dapprima agli arresti domiciliari, misura poi sostituita con quella del divieto di avvicinamento, con prescrizione di mantenere una distanza minima dalla parte offesa di almeno 500 metri, e applicazione del braccialetto elettronico.
I poliziotti intervenuti, pertanto, procedevano alla immediata comunicazione di quanto accaduto al Sostituto Procuratore di turno, che viste le circostanze ne disponeva l’arresto con l’accompagnamento presso la locale Casa Circondariale.