Tagliacozzo. Rientra l’emergenza della crisi amministrativa a Tagliacozzo. Si accomodano sulla poltrona di assessore i dissidenti Rapo e Amicucci e mettono da parte tutte le questioni che negli ultimi tempi avevano animato il dibattito politico. Dopo numerosi incontri per cercare di sanare le fratture, nell’interesse esclusivo della città, in queste ultime ore, sembra essersi raggiunto l’accordo che prevede l’assessorato ai lavori pubblici ad Antonio Amicucci e le attività produttive ed il personale per Paolo Rapo, carica già ricoperta da quest’ultimo nella giunta Pendenza. Senza poltrona e senza “gruppo” resta invece Alfonso Gargano, che subisce l’affondo e dovrà decidere come agire al prossimo importante consiglio comunale già convocato per il 12 luglio per l’approvazione del bilancio di previsione. Parla di clima disteso il sindaco Maurizio Di Marco Testa che a breve giro incontrerà gli ex dissidenti per gli ultimi chiarimenti dell’accordo. È Paolo Rapo a sottolineare che “rimanere fermi sulle nostre posizioni, avrebbe significato la fine della legislatura, invece è prevalso il senso di responsabilità.” Le reazioni non si fanno attendere e il consigliere Bruno Rossi sottolinea la mancanza di coerenza e serietà dei protagonisti della vita politica e amministrativa cittadina ed evidenzia che troppo spesso la soluzione dei problemi “si riduce ad un piatto di lenticchie”. Bolla come “dannose e incoerenti” le scelte dei ribelli il consigliere Pendenza. “Non mi stupisco affatto – ci ha detto il consigliere Vincenzo Giovagnorio di Prospettiva Futura – che Paolo Rapo e Antonio Amicucci a distanza di una settimana da quando dichiararono che non si sarebbero “venduti per alcuna poltrona” ora abbiano aderito alla proposta del Sindaco che offriva loro i due assessorati. “La seggia è la seggia” si sarebbe giustificato Paolo Rapo a chi gli chiedeva spiegazioni per questo repentino cambio di direzione. Finché simili personaggi, vecchi e giovani, saranno alla ribalta della politica locale – continua Giovagnorio – il nostro Tagliacozzo regredirà sempre più fino a toccare il fondo. Resta l’amarezza di aver mancato ancora una volta la possibilità di poter azzerare questa pessima esperienza amministrativa, il cui fallimento è ormai davanti gli occhi di tutti, e poter ricominciare con un discorso nuovo per il bene della città. Ma tutto fa esperienza e da questa vicenda sono emersi funestissimi personaggi che assurgono ad essere i nuovi “burattinai della politica locale” e che invece hanno mostrato il loro dannoso, vecchio e pernicioso modo di agire. Da essi ci si dovrà difendere in avvenire ed essi bisognerà isolare affinché non producano più danno”. Gianluca Rubeo