L’avvento della pandemia ha spinto molti pazienti a saltare screening e controlli. La prevenzione, da sempre promossa in ogni settore, è stata arrestata dalla paura e spesso chi doveva sottoporsi a visite periodiche ha preferito rimandare.
La casa di cura Di Lorenzo di Avezzano ha osservato fin dai primi mesi dell’emergenza covid dei protocolli precisi per dare la possibilità ai propri pazienti di effettuare in tutta sicurezza gli screening. Accessi contingentati, misurazione della temperatura e percorsi dedicati che hanno dato la possibilità ai pazienti di essere sempre monitorati.
Anche ora che i contagi sono sotto controllo si sta seguendo nella struttura sanitaria della città un iter ben preciso. Se il paziente deve sottoporsi a una visita ambulatoriale dovrà mostrare il green pass all’accettazione, qualora non lo abbia, avrà comunque diritto a fruire della prestazione ma dovrà indossare la mascherina FFP2 per l’intera durata della permanenza e igienizzarsi le mani.
L’accesso dei parenti e dei visitatori o accompagnatori è regolato da norme specifiche pensate per tutelare prima di tutto i pazienti. “I parenti potranno entrare nella struttura una sola volta al giorno alle 12 oppure dopo le 18 per un massimo 45 minuti”, hanno spiegato dalla direzione sanitaria, “dovranno essere in possesso di green pass, che sarà controllato all’ingresso, indossare la mascherina e igienizzarsi le mani. Nel tempo in cui sarà in stanza con il paziente non potrà mai togliere la mascherina”.
Chiunque entri in casa di cura, sia per sottoporsi a una visita, sia perché è un fornitore o uno specialista, deve mostrare all’ingresso il green pass. Non saranno accettati visitatori o specialisti che ne siano sprovvisti.
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