Pescina. Tutto è iniziato dal caso covid19 avuto nella struttura e la decisione da parte del direttore generale della Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila, avvenuta il 9 marzo, di sospendere temporaneamente le attività del presidio territoriale di assistenza. Da quel momento si sono succedute diverse prese di posizioni da parte della cittadinanza della Marsica est e oltre e dei sindaci del territorio. Stessa cosa è accaduta all’ospedale di Tagliacozzo che, pur non avendo avuto problemi di contagio, ha visto la chiusura del Punto di primo intervento al fine di utilizzarne il personale per il pronto soccorso di Avezzano. Tantoche sul caso è stato presentato un esposto alla procura della Repubblica di Avezzano dal comitato per la difesa dei piccoli ospedali. Per tali motivi a Pescina è stata avviata una petizione per chiedere la riapertura del Pta e del Punto di primo intervento del Rinaldi che ha raggiunto quasi 1.500 sottoscrizioni.
“Dopo la sanificazione”, afferma il proponente della petizione, Franco Iulianella, “si pensava che tutto sarebbe stato ripristinato come era in origine, ma così non è stato. Il tempo trascorreva e così sono cominciate a partire diverse richieste di chiarimento riguardante la situazione dell’ospedale Serafini Rinaldi, richieste fatte da sindaci e associazioni di categorie. Ma a tutt’oggi non ci sono state risposte da parte della regione e della Asl che potessero tranquillizzare la popolazione. Il futuro dell’ospedale diventa così di difficile interpretazione.
Per questo motivo è nata l’idea di sottoscrivere una petizione creata sul portale online Change.org”, speiga, “e la buona partecipazione è stata sufficiente per spingerci a chiedere chiarimenti”. La petizione è stata inviata alla regione, al presidente Marco Marsilio, all’assessore alla Sanità Nicolettà Verì e al direttore della Asl.
“Chiediamo che si faccia chiarezza sul futuro del Pta e che possa tornare a essere il punto di primo intervento così come era prima dell’emergenza covid19, come era prima del 9 marzo 2020. Non vogliamo entrare nel merito delle decisioni fatte verso le strutture private o dell’ospedale covid19 nuovo di Pescara, come leggiamo nelle testate online quotidianamente, che magari saranno anche giustamente motivate ma che destano perplessità se pensiamo al “nostro” ex ospedale di Pescina che ha una storia centenaria iniziata con una donazione dell’allora generosissimo ed egregio dottor Serafino Rinaldi al comune di Pescina. Speriamo che, noi cittadini, saremo presi in considerazione e quindi degni di risposte concrete e positive”.