Avezzano. “Metamorfosi, il viaggio” nasce da una rielaborazione di alcune parti della sconfinata opera Metamorphoseon di Publio Ovidio Nasone ritradotte e adattate per narrare la storia di un viaggio compiuto alle soglie del XX secolo da alcuni giovani in cerca di una trasformazione radicale della loro vita.
Diverse le ragioni per cui hanno deciso di partire, medesimo il desiderio di cambiamento della loro esistenza. Presto i nostri protagonisti si ritroveranno imbarcati su un piroscafo destinato a portarli lontano in cerca di quel rinnovamento tanto desiderato.
Tra di loro si cela anche un viaggiatore solitario e misterioso, un poeta, un uomo che non ha scelto di partire ma che è costretto a farlo, un esiliato, o meglio un “relegato”, (forse un novello Ovidio?) condannato ad abbandonare la propria terra e i propri affetti. I suoi versi, ispirati durante le notti trascorse sul ponte della nave in contemplazione del cielo stellato, hanno la capacità di farsi carico di tutta la sofferenza di coloro che in ogni epoca storica sono costretti a lasciare dolorosamente la propria terra natale fino a diventare anche la voce di tanti “esuli” moderni, costringendoci ad un’immedesimazione e ad una riflessione profonda sui drammi del nostro tempo.
Ma proprio durante queste notti i nostri viaggiatori, affascinati dalla bellezza della natura e trascinati dalla forza poetica del cantore misterioso, inizieranno a cercare conforto alle loro preoccupazioni proprio nella rievocazione e nel racconto di quelle storie di “metamorfosi” compiute da uomini e donne e cantante da Ovidio nell’opera che lo ha reso celebre.
Ecco allora alcune delle figure mitologiche più affascinanti come Narciso, Eco, Fetonte e Alcione tornare a rivivere sotto forma prima di aneddoto semplicemente raccontato e poi direttamente vissuto dai viaggiatori stessi. Tutti parleranno per mano di Ovidio narrando in prima persona la loro biografia intensa e vibrante e tracciando un legame inscindibile tra presente e passato.
Giunti al termine del viaggio, al momento dell’avvistamento della terraferma e ad un passo quindi dal raggiungimento della tanto agognata meta, i nostri protagonisti si renderanno conto di come il loro viaggio non sia in realtà giunto al termine ma sia semplicemente destinato ad una nuova trasformazione, ad un nuovo cambiamento e realizzeranno quanto più importante sia stato tutto quello che hanno vissuto fino a quel momento, comprendendo finalmente come:
“…non c’è mai una vera fine al nostro viaggio poiché tutto si trasforma e nulla perisce e tutti noi non siamo altro che anime alate destinate ad una perpetua metamorfosi all’interno di questo grande universo”.
Un’occasione per riscoprire un autore del passato, riconoscerne e riaffermarne la grandezza, puntando tutto sul valore immortale e sulla sconvolgente contemporaneità delle sue parole.
Con: Adriano Evangelisti, Alessandra Fallucchi , Agnese Fallongo, Domenico Macrì, Davide Paciolla, Alessandra Barbonetti
Drammaturgia originale: Pasquale Di Giannantonio, Sara Di Sciullo Aiuto regia Ramona Genna Costumi Stefania Bonitatibus Scenografie Attilio Cianfrocca Disegno luci Luigi Fracassi
Musiche: originali Patrizio Maria D’Artista
Adattamento e regia: Raffaele Latagliata
“Ovidio Metamorfosi, il viaggio” è una nuova produzione teatrale, che ha debuttato lo scorso 10 Marzo 2018 realizzata da Meta in collaborazione con Ars creazione spettacolo, con Teatro e Società e Metamorphosis ed in partnership con il Comune di Sulmona. Lo spettacolo “Ovidio – Metamorfosi, il viaggio” è stato inserito nel programma culturale- istituzionale ufficiale di eventi/manifestazioni per la celebrazione del Bimillenario della morte di Ovidio 2017/2018 ed ha ricevuto, inoltre, ll patrocino dell’Università la Sapienza di Roma con il progetto “Theatron teatro antico alla Sapienza”.
“…ci siamo trovati dinanzi a uno di quei non frequentissimi casi in cui lo spettacolo dal vivo regala esperienze intense ed emozionanti, mantenendo la capacità di coinvolgere tanti giovani che sembrano vieppiù disinteressarsi al mondo della cultura. Per tutto questo siamo grati a quanti con costanza, sacrificio e passione, ci consentono di vivere per qualche ora in uno spazio altro, nella dimensione dell’altrove strappata al peso dell’abitudine: quella dimensione è il luogo dove nascono i sogni ed è il regno del Teatro.”
mywhere.it – Stefano Maria Pantano – Roma, 22 Marzo 2018
flaminioboni.it – Flaminio Boni – Roma, 16 Marzo 2018
“Entrare in sala e trovarsi davanti un quadro vivente. Questa la sensazione che io, tutti hanno provato…Il pretesto dei personaggi che si affrontano, scontrano e confessano è il trampolino di lancio prefetto per le storie appassionanti che ci ha lasciato Publio Ovidio Nasone nelle sue “METAMORPHOSEN” …I passaggi sono intensissimi. Con una capacità di narrazione eccelsa, il pathos scorre a fiumi e diviene un oceano di emozioni…La regia va perfettamente a braccetto con uno splendido disegno luci, musiche appassionanti e coreografie altamente definite. Il fine ultimo è spiegare, il primo è capire che grazie a questo spettacolo la metamorfosi non accade davanti a noi ma dentro di noi testimoni, come ho già detto, di tutto, fino alla fine del viaggio.
artsevent.eu – Paolo Ricci – Roma, 19 Marzo 2018
“L’operazione di Latagliata, il tentativo di riannodare sul palco questo legame inscindibile tra presente e passato, sarebbe già di per sé affascinante. Ma a renderlo ancor più riuscito, in questo spettacolo, sono l’impeccabile drammaturgia, l’accompagnamento puntuale ed emotivo delle musiche, l’uso sapiente delle luci”
saltinatia.it – Fabrizio Corgnati – Roma, 18 Marzo 2018
Contatti Ars Creazione e spettacolo/Meta: [email protected] – [email protected] Via Bonomi, 3 – 46100 Mantova – C.F e P.IVA 02027870209 Raffaele Latagliata 338.3262047 – Patrizio Maria D’Artista 392.6028029
Contatti Teatro e Società: Via del Monte della Farina, 42, 00186 Roma – [email protected] – Tel 06.6861880