Avezzano. Manca il personale e il reparto di Endoscopia chiude nel pomeriggio. L’organizzazione dei reparti ospedalieri deve spesso subire modifiche a danno dei pazienti. L’ultimo disservizio in ordine di tempo è la chiusura del reparto di Endoscopia che, dall’inizio di luglio, sarà chiuso dalle 14 alle 20. La sospensione del servizio, che andrà avanti fino al 31 agosto, sta allungando inevitabilmente le liste d’attesa con disagi per gli utenti. “La carenza di personale e la chiusura dei servizi è un problema che si ripete di anno in anno”, ha commentato Stefano Di Giuseppe, responsabile del tribunale per la tutela del malato, “non c’è personale che fa turn over, non c’è un’organizzazione alla base e quindi non c’è una risposta efficace alla domanda dei pazienti. Ma questo è un problema che si riproporrà anche altrove perchè presto mancherà il personale anche in altri reparti”.
Secondo Di Giuseppe è impensabile che un’unità operativa possa chiudere per due mesi allungando le liste d’attesa e creando disagi agli utenti che necessitano del servizio. “C’è bisogno di una programmazione per i servizi prima che il problema accada”, ha continuato Di Giuseppe, “non si può arriva a luglio ed essere costretti a chiudere il reparto per carenza di personale. E questa situazione si ripete ogni anno senza che nessuno trovi una soluzione. Attendiamo il bando per le nuove assunzioni anche se le nuove professionalità probabilmente andranno all’Aquila e ad Avezzano ci troveremo con nuovi disagi. Purtroppo sono i politici della Marsica che non vogliono una sanità funzionale sul territorio.
L’ospedale di Avezzano è ai minimi termini, Tagliacozzo e Pescina idem, un territorio di 140mila abitanti di fatto ha a disposizione un servizio che non è sufficiente. Invito i sindaci, quando fanno le riunioni per approvare il piano sanitario, a puntare i piedi e dire cosa occorre veramente e non alzare la mano e basta”.