Avezzano. Era un pestaggio annunciato quello avvenuto sul bus Arpa che porta dalla Vallelonga ad Avezzano. A denunciare la situazione sono i pendolari della tratta che già nei giorni scorsi avevano segnalato la situazione di disagio, anche perché precedentemente un altro controllore della società di Trasporti ex Arpa, attuale Tua, era stato ferito da altri stranieri che si rifiutavano di pagare. Ieri un altro dipendente, un autista, è stato aggredito e malmenato da due stranieri, E.A. e suo fratello minorenne, già individuati. Ora la loro posizione è al vaglio delle forze dell’ordine ma per ora sono stati solo denunciati.
Ma nelle settimane precedenti molti pendolari avevano segnalato il fatto di arrivare tardi al lavoro e a scuola a causa dei “portoghesi” sull’autobus di linea per colpa dei continui ritardi che scaturiscono dalle verifiche a bordo di persone senza biglietto. Infatti negli ultimi tempi, sulla linea che parte da Villavallelonga, passando per Trasacco e Luco, si erano create spesso discussioni scatenate da un numero sempre maggiore di trasgressori pronti a tutto pur di viaggiare gratis. “E’ una situazione inaccettabile”, aveva spiegato un gruppo di collaboratrici scolastiche della “Don Bosco” che viaggia sulla linea in questione, “arriviamo a scuola in ritardo e dobbiamo recuperare le ore, e torniamo a casa in orari inaccettabili”.
Solidarietà all’autista arriva dal responsabile del movimento di Salvini, Simone Angelosante: “E’ allarme sociale, ormai a Luco e nella Marsica non si vive più serenamente! Solidarietà totale al lavoratore dell’Arpa. Solidarietà alle forze dell’ordine che troppo spesso si trovano ad intervenire sugli stessi soggetti per gli stessi reati perché troppo spesso e troppo facilmente vengono quasi immediatamente rimessi in libertà. Chiediamo con forza che il Magistrato non attui sconti verso questi due violenti e che vengano rispediti a scontare la pena nelle meravigliose carceri del loro paese! Come movimento politico “Noi con Salvini” vigileremo con attenzione sugli sviluppi di questa vicenda.
È ora di dire basta, interi comprensori in Marsica sono in mano all’illegalità, furti e rapine sono all’ordine del giorno e gli autori che sembrano essere sempre gli stessi sono tutelati a dismisura da un buonismo becero dilagante”.