Avezzano. Botte alla compagna incinta, minacce di morte e violenze in casa. Con questa accusa per un giovane di 24 anni è stato chiesto il rinvio a giudizio dopo le indagini della Procura di Avezzano. D.D.F., giovane residente a Luco dei Marsi con origini dominicane, dovrà rispondere di maltrattamenti, lesioni e stalking nei confronti della sua ex, una ragazza di Avezzano. Secondo la ricostruzione, giovane avezzanese, 21 anni, stanca della situazione aveva deciso di rivolgersi alla polizia per denunciare i maltrattamenti subiti e le continue persecuzioni da parte del suo ex, un 24enne dominicano residente a Luco dei Marsi. Il giovane, verso la fine del 2015, dopo aver lasciato l’abitazione in cui conviveva con la ragazza, pochi mesi prima della nascita della loro figlia, aveva continuato a chiamarla telefonicamente in modo ripetuto e a mandarle messaggi passando in continuazione sotto l’abitazione per controllarla.
Dopo un periodo di riconciliazione con la ragazza, con cui era tornata a vivere nel 2016, l’aveva aggredita per diversi mesi mentre lui era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, con morsi, pugni e calci, lasciandole diverse ferite alle braccia e alle gambe. Qualche mese dopo, mentre lei era in stato interessante, l’aveva colpita con un pugno al viso facendola cadere e spaccandole un labbro. Dopo una breve pausa di riconciliazione non aveva accettato la fine della loro relazione e aveva iniziato a perseguitarla per convincerla a restare insieme. Aveva inoltre scoperto che lei si era rifatta una vita e aveva una nuova relazione sentimentale con un altro ragazzo. Così, travolto dalla gelosia, aveva iniziato a minacciarla ogni volta che la incontrava o la sentiva telefonicamente, affermando che l’avrebbe accoltellata e che l’avrebbe uccisa. Dopo le indagini della procura di Avezzano, il pubblico ministero Lara Seccacini ha richiesto il rinvio a giudizio e il giudice per l’udienza preliminare Francesca Proietti ha fissato il processo al 23 gennaio prossimo per stabilire se ci sarà o meno il rinvio a giudizio. Il ventiquattrenne è difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.