Avezzano. Deve rispondere dell’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza e di un gruppo di altri giovani all’epoca minorenni. Si tratta di un sacerdote straniero, parroco per un periodo di tempo in una chiesa della Valle Roveto, ascoltato nel corso di un’udienza a porte chiuse dal giudice per le indagini preliminari Maria Proia. Il sacerdote sudamericano, che era stato parroco per un periodo di tempo in una chiesa della Valle Roveto, è finito sotto accusa anche con un processo canonico a Cassino, accusato da una ragazza che avrebbe subito gli abusi.
I fatti risalirebbero al 2001 e nella vicenda sarebbe coinvolto anche un altro sacerdote che avrebbe raccolto la testimonianza della giovane, minorenne all’epoca dei fatti, che si sarebbe confidata con lui, raccontando quello che era avvenuto. Proprio questo altro sacerdote avrebbe avuto un ruolo importante affinché la ragazza rivelasse questi presunti abusi sessuali, convincendola ad ammettere tutto davanti alle autorità.
Secondo la Procura di Avezzano, che sta indagando sulla questione, il sacerdote deve rispondere dell’accusa di violenza sessuale mediante abuso di autorità, cioè quella di parroco, nei confronti di una ragazza e di altri ragazzi tra i 14 e 15, costretti a subire rapporti sessuali.
Davanti al al pubblico ministero, Lara Seccaccini, si è tenuto a giugno l’incidente probatorio per cristallizzare la denuncia alla presenza della principale accusatrice e del sacerdote. Ora si è svolto quello del religioso che ha respinto tutte le accuse. L’udienza preliminare è stata fissata per il 18 giugno prossimo quando si deciderà, sulla base delle prove, per il rinvio a giudizio del sacerdote oppure per il proscioglimento.