Avezzano. Erano accusati lui di violenza nei confronti dei figli e lei di non aver vigilato in casa le azioni del marito, ma sono stati assoltiu da tutte le accuse. Il Gup del Tribunale di Avezzano, Paolo Andrea Taviano, durante il rito abbreviato ha emesso una sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto a seguito delle gravissime contestazioni mosse dall’accusa in relazione ai reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale sui figli minori, che si sarebbero verificati in Pescina sino al giugno dell’anno 2008. I due, marito e moglie, erano imputati dei reati di cui sopra, rispettivamente il primo per aver posto in essere le summenzionate contestazioni e la seconda per aver omesso la vigilanza e la cura dei figli in qualità di madre dei figli minori.
Le durissime contestazioni mosse a entrambi i coniugi hanno tratto origine dalla relazione di un’assistente sociale del comprensorio di Pescina, la quale evidenziava l’asserita mancanza di cura nei confronti dei figli minori, nonché i reiterati maltrattamenti consistiti nell’averli frustati con la pianta del salice, l’averli fatti lavorare nei campi di notte e l’averli fatti dormire fuori il balcone e di abusi sessuali da questi ultimi patiti e ad opera del cosiddetto “padre padrone”.
Il processo tenutosi nelle forme del rito abbreviato condizionato all’incidente probatorio con la relativa escussione dei minori nelle forme protette, tenutosi all’interno del Commissariato di Avezzano nel settembre 2011, ha indotto il pm ad avanzare la richiesta di condanna nei confronti di entrambi i genitori, pari ad otto anni di reclusione nei confronti di lui e di quattro anni di reclusione nei confronti di lei.
L’istruttoria processuale durata circa tre anni, intervallata dal provvedimento disposto dal Tribunale dei minori di L’Aquila, di allontanamento dei figli dalla casa familiare nell’immediatezza dei presunti fatti contestati (giugno 2008) con collocazione dapprima in un centro di solidarietà in Pescara e con successivo trasferimento nell’ambito familiare presso i nonni materni con possibilità di visite estese da parte dei genitori) ha portato il GUP del Tribunale di Avezzano, anche sulla scorta delle prove acquisite contenute nel carteggio processuale e rappresentate dalle numerosissime testimonianze e delle prove scientifiche in atti (accertamenti sui minori stessi), ad emettere la sentenza di cui sopra sconfessando, quindi, l’operato e le ingenerose deduzioni degli assistenti sociali.
Alla luce di tale provvedimento si profila una nuova ricollocazione dei minori nella famiglia di origine da parte del Tribunale dei Minori, stante anche gli ultimi provvedimenti dell’ottobre 2012, che ha dato la possibilità ad entrambe i genitori di visite sempre più frequenti con i figli, senza assistenza alcuna. Viva soddisfazione hanno espresso i due coniugi offesi e mortificati dalle ingiustificate accuse mosse da parte del servizio locale assistenziale di Pescina verso cui si riserva ogni più ampia tutela nell’opportuna sede giudiziaria attraverso il loro legale Roberto Verdecchia, il quale conclude per la vicenda di primo grado con l’esclamazione, “”quantomeno per il momento giustizia è stata fatta””.