Avezzano. Gli episodi di criminalità avvenuti nella zona di Piazza Matteotti, nelle vicinanze della stazione ferroviaria e in altre zone del centro hanno riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il problema della criminalità in città. L’ex sindaco Giovanni Di Pangrazio parla di un Piano Sicurezza modello non applicato dal sindaco Gabriele De Angelis. Il primo cittadino è pronto a incontrare il Prefetto per affrontare la questione sicurezza. Un vertice dovrebbe esserci nei prossimi giorni. Nel frattempo la coalizione Di Pangrazio accusa una latitanza dell’amministrazione.
“Abbiamo lasciato in eredità al sindaco De Angelis tanti progetti già in essere, che oggi spende come suoi, tra cui il Piano Sicurezza, pianificato di concerto con il prefetto Giuseppe Linardi”, è il secco commento di Giovanni Di Pangrazio, “in merito al clima di crescente insicurezza ed esasperazione che si registra in città, in particolare dopo gli ultimi episodi di violenza. Un piano per il quale erano già stati avviati i tavoli tecnici e che vedeva suddivisa la città in quattro quadranti, ognuno dei quali affidato ai diversi corpi delle forze dell’ordine, polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, con un coordinamento interforze per il controllo capillare e costante del territorio. Anche questo progetto, destinato a diventare modello e a essere applicato anche ad altre aree della Marsica, come altri progetti cruciali per Avezzano pare rinviato sine die, ed è sconcertante di fronte allo stato di abbandono in cui versano non solo le periferie, ma anche il centro cittadino. Il caos in cui sprofonda la nostra città in modo tanto evidente quanto rapido è la prova chiara di quanto poco valgano chiacchiere e spot elettorali, o ‘sopralluoghi’ che sono solo passerelle, quando invece occorrono competenza e capacità amministrativa. In pochi mesi la città sembra tornata indietro di dieci anni. Invitiamo il sindaco De Angelis ad amministrare con concretezza e a procedere, senza altre perdite di tempo, al varo di questo progetto, o di altri, se crede, ma che lo faccia prima che la situazione degeneri completamente. Tra l’altro, grazie al decreto Minniti sulla sicurezza urbana, approvato qualche mese fa, oggi un sindaco ha tanti strumenti in più per fare azioni incisive a tutela della sicurezza dei cittadini”.