Avezzano. Pericolo per incrocio automezzi e mancanza di manutenzione, sono queste le lamentele da parte degli imprenditori agricoli nella Piana del Fucino. Si raccoglie amarezza tra chi, tutti i giorni, si trova in particolare ad attraversare in particolare la strada 5 e la strada 10 per il lavoro nei campi.
Angelo Di Matteo, proprietario di diversi terreni nella zona, come altri imprenditori e agricoltori si trova giornalmente ad affrontare il disagio e il rischio di queste due vie piene di buche, dissesti, fossi con erbacce ed immondizia che chiudono l’accesso ai campi.
“La situazione è drammatica”, ha spiegato Di Matteo, “è accaduto che per evitare le buche diversi mezzi pesanti sono finiti nei fossi, più o meno tutte le strade del Fucino sono così. Le strade sono continuamente transitate dagli autotreni per la raccolta e la commercializzazione dei prodotti.”
Le strade del Fucino, l’orto d’Italia su cui si basa gran parte dell’economia della zona, sono state progettate dal principe Torlonia nell’800 e, per la dimensione attuale dei trattori, dovrebbero essere allargate. Lo stesso Di Matteo ha riferito che “quando si incociano due automezzi uno dei due deve obbligatoriamente retrocedere, causando pericolo e rischio d’incidente”.
In precedenza la gestione di tali strade apparteneva al consorzio di bonifica, recentemente invece è passata al Comune.