Avezzano. Disperati che dormono nei campi, solo qualche volta avvolti in coperte di fortuna. Siringhe abbandonate, spaccio, rifiuti ovunque, degrado. Migranti che non si capisce nemmeno da dove provengano, che bevono e si lavano alla fontanella pubblica, che ora i residenti non usano più.
È così che si presenta via del Sambuco ad Avezzano, una traversa delle arterie più importanti della città. Il biglietto da visita di Avezzano per chi arriva dall’uscita della ex Superstrada del Liri, a quattro passi da Piazza Cavour. Nulla contano i reportage riportati dalla stampa, le testimonianze dei residenti che ora sui giornali nemmeno ci vogliono finire più.
Nessuno fa nulla. E tra un rimpallo e un altro nella danza delle responsabilità e delle competenze, la situazione è la stessa da anni.
Nel tempo, soprattutto dopo la corsa in ospedale per un giovane che si era appartato per drogarsi, finito in overdose, sono state tantissime le richieste di aiuto rivolte alle amministrazioni comunali che si sono succedute. Così come quelle alle forze dell’ordine. Ma nulla di fatto, tutto rimane così. Al centro del degrado rimane da anni uno stabile finito sotto sequestro diverso tempo fa. Intorno alla palazzina vennero messi sigilli e protezioni che però a quanto pare non hanno mai fermato i senza tetto che continuano a viverci e a bivaccarci dentro.
Sempre anni fa, addirittura, quelle stanze furono indicate come “dimore” di persone finite agli arresti domiciliari che lì avrebbero dovuto scontare la misura cautelare che li aveva raggiunti.
Fatto sta che a oggi i residenti sono disperati. Di fronte a una situazione che a quanto pare non interessa davvero a nessuno. Lo stabile ha un proprietario ma non ne ha ancora la disponibilità. I residenti scattano foto, realizzano video, chiamano le forze dell’ordine. Ma si continuano a vedere fuochi la notte, panni stesi in fili volanti e immondizia ovunque.
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