Avezzano. Arriva la lettera di licenziamento per tutti i dipendenti della Vesuvius. La multinazionale ha messo nero su bianco l’intenzione di mandare a casa tutti i lavoratori e chiudere lo stabilimento marsicano. Nessuno sconto e nessun ripensamento. Solo la conferma di quanto già detto al ministero dello Sviluppo economico dai vertici della società. “La lettera di licenziamento collettivo è arrivata mentre stavamo lavorando”, ha precisato l’rsu di stabilimento, Emiliano Di Salvatore, “nonostante ci è stato spiegato senza mezzi termini che entro la fine dell’anno l’azienda chiuderà noi continuiamo a lavorare regolarmente proprio per ribadire la serietà che ha sempre contraddistinto in 30 anni di attività la Vesuvius di Avezzano. Sapevamo che questo documento doveva arrivare, ovviamente la cosa non ci ha sorpreso. Ora abbiamo 75 giorni di tempo per avviare le contrattazioni sindacali e poi verrà cessata l’attività”. Nello stabilimento della zona industriale si continua a lavorare dalle 6 alle 14 o dalle 8 alle 17. Le piastre per gli altiforni, utilizzate in molti siti italiani come per esempio l’Ilva di Taranto, continuano quindi a essere realizzate ad Avezzano ma già dall’inizio del 2017 la produzione verrà spostata fuori dall’Europa per poi tornare in Polonia quando verrà ultimato lo stabilimento. “Non sappiamo ancora la data esatta della chiusura dell’azienda”, ha concluso Di Salvatore, “tutto dipenderà dalla durata delle contrattazioni sindacali che potrebbero anche andare avanti per settimane. La proprietà durante una riunione del comitato aziendale europeo ha solo ribadito che andrà via dall’Italia a causa della crisi dell’acciaio e i problemi legati al mercato”. Intanto si continuano a cercare soluzioni e nuovi partner per lo stabilimento.