Avezzano. I lavoratori siciliano della Vesuvius in sciopero per salvare i loro posti di lavoro e quelli ad Avezzano. “Solo il governo nazionale può intercedere con la multinazionale Vesuvius per una soluzione positiva della vertenza”. Questa la conclusione a cui sono arrivate le segreterie di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil al termine dell’assemblea di questa mattina con i 105 lavoratori dello stabilimento di Macchiareddu che dal 31 dicembre, per la decisione dell’azienda di chiudere, si troveranno senza un lavoro. La vertenza ritornerà sul tavolo del Ministero dello Sviluppo economico il 18 ottobre, alle 15. Per lo stesso giorno i sindacati hanno proclamato 24 ore di sciopero, dalle 6 del 18 fino alle 6 del 19. “Chiediamo con forza all’assessorato all’Industria e alla presidenza della Regione di fare pressione sul ministero dello Sviluppo economico”, ha spiegato all’ANSA Giampiero Manca di Filctem. Il tempo stringe: l’azienda ha già avviato la procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori (oltre ai 105 di Assemini ci sono gli 86 di Avezzano, in Abruzzo). E’ d’accordo Salvatore Sini di Uiltec-Uil: “E’ necessario un intervento immediato e urgente del premier Matteo Renzi e del presidente della Regione Francesco Pigliaru perché quanto deciso dall’azienda va respinto subito al mittente”.