Tagliacozzo. Dopo la lieve scossa di magnitudo 1,7 che però ha fatto tremare Tagliacozzo e anche di paura ragazzi e docenti che erano e negli istituti scolastici, tanto da spingere le maestre della
scuola primaria Bevilacqua ad attuare il piano di evacuazione, ora si parla di controlli tecnici. In realtà l’argomento è al centro delle polemiche da marzo, quando era scattato il termine per le verifiche come previsto dalla normativa nazionale.
Al riguardo, il sindaco Maurizio DI Marco Testa, come nelle scorse settimane, ha ribadito che “non avendo i fondi necessari per le verifiche sismiche ho scritto alla Regione e alla Prefettura, ma non ho avuto risposta. Solo la Provincia”, ha aggiunto, “si è detta pronta ad occuparsi dell’Argoli di sua competenza”. Ha poi annunciato: “con i tecnici poi siamo riusciti a trovare gli 80mila euro necessari e a dicembre partiranno le verifiche”.
Pochi minuti dopo la scossa, sul posto è arrivato il consigliere ed ex assessore Alfonso Gargano che nelle scorse settimane aveva chiesto delucidazioni sui ritardi nelle verifiche sismiche della scuola. “Dopo un forte scontro verbale con il sindaco”, ha affermato, “siamo riusciti finalmente ad ottenere la nota che aveva ricevuto dalla preside relativa alla sicurezza delle scuole. Scriveremo di nuovo al Prefetto in quanto ancora non ha risposto al consigliere Roberto Giovagnorio che sollecitava un intervento sulla situazione creatasi a Tagliacozzo. Leggeremo con attenzione le carte”.