Avezzano. Vengono bloccati e arrestati dai carabinieri mentre spacciano droga a due giovani del posto. In cella sono finiti tre marocchini in regola con il permesso di soggiorno, K.J. di 36 anni, M.K. (21) e T.J. (23), residenti a Trasacco. E’ solo l’ultimo colpo di una serie di episodi che preoccupano la popolazione. In tre mesi gli arresti stono stati 35. Un fenomeno in crescita e inarrestabile quello dello spaccio di droga da parte di immigrati, spesso braccianti del Fucino, a volte in regola con il permesso di soggiorno. Secondo le forze dell’ordine dnel Fucino è nata una vera e propria organizzazione composta e guidata da stranieri, con un codice d’onore da rispettare, una copertura da braccianti e un linguaggio codificato per comunicare in arabo, come è emerso durante l’operazione “Casablanca” che a gennaio ha portato all’esecuzione di 17 ordinanze di custodia cautelare. Nei Comuni della Piana sono nati clan nordafricani organizzati in modo accurato e schematico con regolamenti interni che stabiliscono la circolazione delle sostanze stupefacenti. Tutta colpa, dicono gli esperti del fenomeno e le associazioni agricole, di un posto di lavoro precario e stagionale come quello in campagna. In alcuni periodo dell’anno, infatti, i lavoratori del settore agricolo sono costretti a starsene a casa perché le colture non hanno bisogno dell’uomo perché pensano a tutto le macchine. Poi ci sono mansioni in cui neanche la tecnologia riesce ricoprire, spesso le più faticose, come la raccolta di alcune tipologie di ortaggi. E allora è necessario la forza lavoro. Ma è un’attività saltuaria e che lascia per lunghi periodi senza un reddito i dipendenti delle aziende agricole. Così una buona parte di immigrati, che deve pur pagare l’affitto e mangiare costantemente, non saltuariamente, è costretta a trovare altri mezzi di sostentamento. Molti immigrati marocchini finiscono quindi nel giro della malavita organizzata del Fucino. L’ultimo episodio ieri a Ortucchio. Una pattuglia ha notato i tre giovani a bordo di una auto mentre stavano vendendo della droga a due giovani del posto che si trovavano all’interno di un’altra macchina. Sono stati richiesti i rinforzi e i cinque giovani, spacciatori e acquirenti, sono stati bloccati. I due ragazzi italiani hanno consegnato ai militari dell’Arma una “stecca” di hashish del peso di 25 grammi, ricevuta pochi secondi prima dai tre stranieri a fronte di un pagamento di 100 euro. COn l’aiuto di una unità cinofila del Nucleo di Chieti è stata trovata anche una piccola quantità di droga nell’auto dei marocchini arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti e rinchiusi nel carcere San nicola di Avezzano su richiesta del sostituto procuratore della repubblica di Avezzano Guido Cocco. I due giovani di Ortucchio sono invece stati segnalati alla Prefettura.