Massa d’Albe. Nelle immagini del video si vede come è stato utilizzato ieri (6 febbraio, 14esimo giorno delle ricerche) il georadar capace di restituire in 3D, in tempo reale, cosa c’è sotto l’accumulo di neve (si parla di dieci metri) delle valanghe che hanno interessato tutte le aree dove si presume siano i quattro escursionisti dispersi dal 24 gennaio.
L’operazione, resa ulteriormente complessa dalle difficili condizioni ambientali in quota, è stata messa in opera attraverso il coinvolgimento di tutte le forze in campo: soccorso alpino, 9° Reggimento Alpini, vigili del fuoco e polizia.
Il georadar ha scandagliato un quinto del sito valanghivo, ha rilevato un punto di interesse, i soccorritori hanno scavato ma, purtroppo, non hanno trovato nulla.
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