Avezzano. Con un leggero ritardo sulla tabella di marcia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto il suo ingresso al teatro dei Marsi di Avezzano. Per lui numerosi applausi e strette di mano, indice di come questa visita fosse realmente attesa. Ad attenderlo i sindaci del territorio marsicano, i rappresentanti delle istituzioni e una nutrita schiera di giornalisti. Dopo l’apertura dell’evento affidata alla cantante Di Nino, che ha intonato commossa l’inno di Mameli, la cerimonia di commemorazione del 750esimo anniversario della battaglia di Tagliacozzo ha preso il via con i saluti istituzionali del commissario prefettizio del Comune di Avezzano, Mauro Passerotti:
“desidero esprimere un’annotazione di compiacimento per la sua presenza tra noi che assume oggi un significato rilevante. Lei è il simbolo dell’unità nazionale. L’istituzione che rappresenta ci richiama alla coesione sociale, indispensabile per un nuovo e fondamentale sviluppo per il territorio marsicano e abruzzese. Viva l’Italia”, ha dichiarato Passerotti.
“Iniziativa condivisa dai 37 sindaci di questo territorio che, grazie alla volontà di Gianni Letta, onorevole cittadino marsicano, sono onorati dall’averla qui presente”, ha affermato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “La battaglia di Tagliacozzo assume una particolare rilevanza se affrontata quest’oggi, anche in ottica dei movimenti politici che in Italia e in Europa stanno avvenendo. Gli abruzzesi sono una popolazione coraggiosa”.
Dopo Marsilio, anche il presidente della provincia dell’Aquila Angelo Caruso ha voluto ringraziare Mattarella. “Questa terra è stata interessata da numerosi eventi tragici, terremoti sopra tutti. La comunità marsicana è simbolo di laboriosità e voglia di riscatto. Le consegno la speranza delle zone interne. Oggi l’Italia si caratterizza per spaccature nord/sud e e aree interne/zone costiere e questo non è consentibile. Le zone interne sono l’identità dei borghi più antichi e belli d’Europa. Per noi lei rappresenta un baluardo di futuro e speranza”.
Raffaele Colapietra, professore emerito di storia presso l’università di Salerno ha tratteggiato con entusiasmo e passione ciò che fu la battaglia di Tagliacozzo prima di lasciare spazio allo studioso Grossi, professore esperto di storia marsicana che ha ricordato il lago Fucino e la Telespazio, rinnovando l’invito a tenere viva la memoria.
Gianni Letta, autorevole cittadino avezzanese tra i più conosciuti e apprezzati in Italia ha speso parole di elogio e gratitudine per Mattarella. “Grazie. Grazie signor presidente. Una parola semplice ma condivisa da tutti per quello che per noi è un vero onore. È un giorno memorabile che assume un significato simbolico nel periodo difficile che attraversiamo. Le conseguenze della battaglia di Tagliacozzo, che da quel momento ha diviso l’italia con il meridione sempre in difficoltà, le viviamo tutt’oggi. Questa frattura si è parzialmente ricomposta 160 anni fa con l’Unità d’Italia. Proprio per questo ci piace poterla onorare qui oggi, in questi giorno di ricordo. Lei che è simbolo, garante e custode dell’unità nazionale. Ecco perché le dico grazie per il lavoro infaticabile che lei fa quotidianamente in giro per il nostro paese. Tutti gli italiani le sono grati. I marsicani di oggi ancora di più perché sentono propri i valori della nostra Repubblica”.
Succinto e diretto il discorso del presidente Mattarella, intervenuto prima della chiusura della cerimonia: “È essenziale per me sottolineare la continua sollecitazione che ricevo nel quotidiano circa la richiesta predominante di unità e crescita insieme in questa grande avventura che è l’integrazione europea. È un messaggio che esce da qui, da questa giornata di celebrazioni e commemorazioni. Auguri alla Marsica”.